Treviso. I cani abbaiano di notte e disturbano il sonno dei condomini, la proprietaria va a processo

Mercoledì 12 Ottobre 2022 di Maria Elena Pattaro
Cani abbaiano, proprietaria finisce a processo ma ha una storia famigliare difficile. Foto d'archivio
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CASTELFRANCO (TREVISO) - I suoi cani abbaiavano senza sosta, guastando il sonno degli altri condomini. Così una 51enne è finita a processo, con l’accusa di disturbo delle occupazioni e del riposo altrui.

A guardarla così potrebbe sembrare una vicenda di mancato rispetto delle regole di buona convivenza. In realtà nasconde una triste storia familiare. 

Le difficoltà famigliari

Era l’estate di cinque anni fa e la donna rischiava di perdere i quattro figli minori perché non riusciva a mantenerli. Da un giorno all’altro avevano dovuto fare i bagagli ed entrare in una casa famiglia. I loro due amici a quattro zampe invece erano rimasti nell’appartamento. I cani sono passati in secondo piano per quella mamma preoccupata di vedersi portare via i bambini, come spiega l’avvocata che l’ha seguita nel procedimento presso il tribunale dei minori. Ma il continuo abbaiare tormentava i vicini, che dopo giorni e giorni di segnalazioni alle forze dell’ordine, avevano fatto scattare le querele

Alla sbarra

Il caso è approdato in tribunale questa mattina, 12 ottobre, di fronte al giudice Marica Loschi. Per L. S., la 51enne alla sbarra l’accusa è di non aver fato nulla, nel periodo compreso tra luglio e agosto del 2017, per impedire ai suoi due cani di abbaiare, soprattutto di notte, disturbando il sonno di tutto il vicinato. Nelle calde sere estive i residenti spalancavano le finestre per trovare un po’ di refrigerio ma quel rumore fastidioso non concedeva tregua. Gli animali, rimasti in casa da soli, non si calmavano. E i solleciti alla padrona cadevano nel vuoto: a casa sembrava non esserci più nessuno. In effetti in quel periodo la famiglia si era trasferita in una casa famiglia di Bassano del Grappa (Vicenza). Così aveva stabilito il tribunale dei minori, visto che la donna, in gravi difficoltà economiche, non era in grado di mantenere i quattro figli. La mamma, impegnata in questo braccio di ferro con l’autorità giudiziaria proprio per non perdere i bambini, non si sarebbe neppure posta il problema del disturbo che i suoi cani potevano arrecare al vicinato. Alla fine le bestiole erano state recuperate dai veterinari dell’Ulss e accolte in un canile. Mentre la donna dovrà affrontare il processo, che entrerà nel vivo a metà novembre.

Ultimo aggiornamento: 19:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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