Campane del duomo con l'ora legale: la città si sveglia alle 6.30

Lunedì 1 Novembre 2021 di Elena Filini
A Pieve di Soligo campane del Duomo fuori orario dopo che è scattato il cambio dell'ora
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PIEVE DI SOLIGO - A Pieve di Soligo dormire un’ora in più è "anticostituzionale". Ci hanno provato in tanti sabato notte. Nulla da fare: implacabili, incuranti dell’ora legale, le campane del Duomo hanno iniziato a suonare alle 6,30. C’è chi si è svegliato di soprassalto, chi ha snocciolato un rosario che neanche una settimana di ritiro spirituale, chi ha temuto il peggio. C’è chi invece ha più prosaicamente pensato alla Legge di Murphy. Neanche nell’unico giorno in cui le lancette regalano un’ora in più tra le braccia di Morfeo si può stare in santa pace.

Gli smartphone si resettano da soli. E così la sveglia, il televisore, l’orologio della macchina e il pc. Ma se la tecnologia collabora per rendere il passaggio all’inverno fluido e indolore, non tutto va per il verso giusto quando a sballare sono le campane del Duomo. Mentre il mondo è intento a rallentare il risveglio di 60 preziosissimi minuti, alla parrocchia di Santa Maria Assunta non si perde tempo: la sveglia suona secondo la regola benedettina. All’alba.

SVEGLIA SBALLATA

È così che alle 6,30 un fatale scampanio scuote la valle del poeta Zanzotto. La gente si alza, va a controllare l’orologio e non capisce. Accende la tv, guarda il pc. Non possono davvero essere le 6,30. E invece si. «Non sappiamo come scusarci: non è partito il timer che regola l’orario delle campane e abbiamo svegliato tutti -si dispiace subito il parroco, monsignor Giuseppe Nadal- stiamo lavorando per riposizionare le lancette». Neanche il tempo di dirlo che di nuovo, alle 8,30, è festa grande. Suona la Messa delle dieci. C’è chi era ancora in doccia e si fionda nell’armadio per prendere l’abito buono, madri che fanno trangugiare a forza caffelatte ai figli perchè non si perda l’appuntamento col giorno del Signore. Da un rapido successivo controllo però, le 10 arriveranno solo un’ora e mezza più tardi. Insomma, ci sono campane e campane. Quelle di Pieve recitano a soggetto. «La notte tra il 10 e l’11 maggio 2020 -ricordano in paese- hanno suonato tre volte nella notte. Un incubo». Si pensò all’Apocalisse. Erano due buontemponi che manomisero l’orario delle sveglie. Stavolta la causa è stata forse un piccolo guasto o, più verosimilmente, un mancato aggiornamento dell’orario del timer elettronico. Nel pomeriggio monsignor Nadal ha tranquillizzato i fedeli: tutto risolto. Fino al prossimo concerto estemporaneo in notturna. Perchè, a Pieve, non sai mai quando suona la campana.

Ultimo aggiornamento: 13:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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