Negozi e ristorante panoramico: la nuova Camera di Commercio di Treviso, progetto da 30 milioni pronto entro l'anno. Previsto anche un park sotterraneo

Mercoledì 19 Ottobre 2022 di Mattia Zanardo
Camera di Commercio a Treviso

TREVISO - Il progetto da oltre 30 milioni di euro sarà pronto entro fine anno. Poi serviranno l'approvazione definitiva del consiglio camerale e le varie autorizzazioni, ma la strada è imboccata: il palazzo della Camera di commercio di Treviso verrà riqualificato completamente, trasformandolo in un polo con più funzioni e facendone il perno del riassetto urbanistico dell'intera area.


LA SVOLTA
Di fatto, dello storico edificio di piazza Borsa, progettato da Roberto Fontana e Corrado Fontebasso e ultimato nel 1956, rimarranno le facciate esterne, restaurate e in alcuni casi anch'esse rivisitate. All'interno gli spazi verranno ripensati e riorganizzati, in base alle mutate esigenze dell'attività dell'ente e soprattutto delle moderne normative di sicurezza, a partire dalla tenuta anti-sismica. La razionalizzazione consentirà di guadagnare ambienti per ospitare anche altri inquilini e, soprattutto, per aprire ancor più il complesso alla vita cittadina: ad esempio, una galleria con negozi, sportelli ed esposizioni delle eccellenze locali al pian terreno, creando un collegamento con i giardini retrostanti, o una piazza verde pensile sul tetto, magari pure con un ristorante. E ancora: plateatici sull'acqua sul canale delle Scorzerie, lungo via Fiumicelli, o una sorta di spiaggia nell'area lungo Sile. Verrà riqualificata anche piazza Borsa e gli stessi giardinetti. E in più è ipotizzata anche la realizzazione di un parcheggio sotterraneo che non è altro che la sistemazione di quanto già esiste.
LA TAPPA
«Da quando abbiamo chiuso la partita con Fondazione Cassamarca sul mancato trasferimento alla Cittadella Appiani, abbiamo iniziato a pensare alla riqualificazione - spiega Mario Pozza, presidente della Camera di commercio, presentando lo stato del programma insieme al sindaco Mario Conte e al segretario generale Romano Tiozzo - il palazzo attuale è stato costruito con tecnologie e standard ormai superati, basti pensare che non ha vie di fuga, non è antisismico, ha solo due ascensori vetusti. E nel frattempo sono ovviamente molto cambiate le necessità lavorative, a maggior ragione in seguito all'accorpamento con Belluno e la digitalizzazione di molte pratiche, aspetto in cui il nostro ente è all'avanguardia».
LA POSSIBILITÀ
Sul tavolo c'erano tre ipotesi, come ricorda l'architetto Gianfranco Trabucco, che sta seguendo l'operazione: limitarsi ad un adeguamento degli impianti e ad un monitoraggio elettronico delle strutture. Costo stimato, comunque, non inferiore ai 15 milioni di euro. Secondo: eseguire solo un ampliamento all'ultimo piano, oltre agli aggiornamenti impiantistici inderogabili. In questo caso, la spesa si sarebbe aggirata tra i 25 e i 27 milioni. Infine, salvaguardare le parti esterne e intervenire radicalmente all'interno. Ed è proprio su questa strategia che ci si è orientati, dopo gli esiti delle indagini sullo stato dell'immobile compiute nei mesi scorsi.
L'investimento è sulla carta il più cospicuo: 30-33 milioni. Paradossalmente, tuttavia, è anche il più sostenibile: grazie alla completa ristrutturazione, saranno ricavati circa 11mila metri quadrati complessivi. La Camera ne abbisogna di poco più di 4mila, neii restanti dunque potrebbero insediarsi attività private (gli spazi commerciali, comunque, non dovrebbero superare i 300-500 metri quadri, situati soprattutto alla base) o altri enti. «Peraltro costa meno del trasloco all'Appiani - nota Pozza - perché anche lì ormai avremmo dovuto rifare gli impianti e la vendita della sede storica non avrebbe portato grandi cifre. Anzi, a Vicenza, Verona, Firenze, le vecchie sedi sono tuttora vuote». Il tutto verrà finanziato con un project financing riveduto e corretto. Ora via agli ulteriori passaggi, in costante dialogo con Sovrintendenza e Comune.
DA CA' SUGANA
«Restare qui è una scelta lungimirante - conferma il sindaco Conte - Soprattutto perché verrà riqualificato tutto il quadrante da corso del Popolo ai giardini di Sant'Andrea». Non solo, si inserirà un mini-risiko per riportare servizi e addetti in centro: a Palazzo Da Borso, in piazza San Francesco, Ca' Sugana sposterà il settore Lavori pubblici. Negli uffici lasciati liberi da quest'ultimo all'Appiani, andranno con ogni probabilità i Servizi sociali da viale Vittorio Veneto. «Tra Camera di commercio e Da Borso - ricorda Conte - si tratta di 250 persone che ogni giorni lavoreranno, faranno la spesa, andranno al bar, insomma vivranno nel cuore della città. E quello di riportare gente in centro, resta uno dei nostri obiettivi principali.
 

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