L'arbitro fischia rigore, ma il fallo non c'era: «E noi lo sbagliamo apposta» Gesto di fair play fra gli under 15

Giovedì 28 Aprile 2022 di Michele Miriade
I Giovanissimi U15 del Treville Sant'Andrea che hanno sbagliato il rigore apposta contro il San Gaetano

CASTELFRANCO - «Rigore è quando arbitro fischia» sosteneva il mitico allenatore Vujadin Boskov. E il penalty nella partita tra San Gaetano e Treville Sant’Andrea, valida per la nona giornata del campionato provinciale Giovanissimi U15 che si è disputata domenica scorsa, l’arbitro lo ha fischiato. Quel fallo, però, l’aveva visto solo lui. Tanto che anche per la squadra che se l’è visto assegnare, ovvero i castellani del Treville Sant’Andrea, quel contatto in area non c’era. e così, senza bisogno del Var, ha scelto di far vincere la sportività calciando fuori, apposta, il pallone dagli undici metri.


L’EPISODIO

La partita era ferma sull’1-1 quando, al 15’ della ripresa, l’arbitro Marco De Paola, della sezione di Castelfranco, che a detta di tutti ha diretto molto bene la gara, ha valutato falloso tra il portiere del San Gaetano e Jean Zago, attaccante del Treville Sant’Andrea, decretando il rigore. «In effetti - afferma Davide Pinton, viceallenatore dei castellani di mister Daniele Stocco - sembrava fallo, invece Jean è caduto per aver appoggiato il piede sopra il pallone dopo aver cercato di saltare il portiere. L’arbitro forse non era nella posizione ideale per valutare l’azione, e così ha fischiato il rigore». Velate le proteste del San Gaetano, mentre i due tecnici e i giocatori del Treville Sant’Andrea, che erano nei pressi dell’area, hanno visto che non c’era alcun fallo. «Il nostro capitano, Dahd Touibou, lo ha fatto presente al direttore di gara che però è rimasto sulla sua decisione. A questo punto, per noi allenatori e per i ragazzi, è stato un attimo prendere la decisione di far calciare fuori il pallone». Sul dischetto si è presentato Marco Costantinis che ha così tirato a lato il pallone, strappando gli applausi del pubblico. La partita è continuata con il San Gaetano che è riuscito a portarsi in vantaggio 1-2, subendo poi la rimonta dei padroni di casa che hanno vinto la partita 3-2. Alla fine il San Gaetano ha ringraziato per il gesto di fair play ed è scattata la festa per tutti i ragazzi, con tanto di ovazione dagli spalti. «Questi gesti - conclude Pinton - fanno bene al calcio dei nostri giovani: sarebbe bello accadessero più spesso». 


LE REAZIONI 

«Ai nostri calciatori e agli allenatori Stocco e Pinton va dato il giusto merito per un comportamento esemplare, sperando non rimanga un caso isolato» afferma il presidente del Treville Sant’Andrea, Roberto Simioni, che, in occasione dell’offesa razzista rivolta da un suo giocatore a un avversario, durante una gara di Seconda categoria, era andato di persona a porgere le scuse sia al calciatore che alla società. «Un gesto lodevole quello del Treville - sottolinea Gianni Venturato, allenatore del San Gaetano e responsabile del settore giovanile - Certe società, magari più blasonate, non sono attente a queste cose. Invece domenica abbiamo assistito a un ottimo esempio di correttezza sportiva ed è doveroso sottolinearlo. Il nostro calcio ha bisogno di gesti del genere, ce ne vorrebbero di più». Concorde anche Claudio Donà, delegato della Figc di Treviso: «Sono stato piacevolmente sorpreso dall’accaduto: dimostra che abbiamo dei bravi giovani. Sono stati spontanei nel decidere di sbagliare apposta il rigore per non falsare la partita, quindi va dato merito a loro, allo staff, alla società e anche ai genitori. Magari a volte non tutto va per il verso giusto e non mancano offese e insulti, ma stavolta tutti hanno offerto un esempio positivo che fa bene al nostro movimento e dimostra che lo sport serve a far crescere i ragazzi».

Donà spezza anche una lancia a favore dei giovani: «Nei giorni scorsi i ragazzi della nostra rappresentativa Giovanissimi, provenienti da varie società, al torneo tra le delegazioni del Veneto si sono dimostrati campioni nel comportamento e nell’educazione in campo e fuori nella tre giorni a Caorle, ciò a testimonianza che sono davvero validi».

Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 10:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci