Cade a terra dal camion e resta tetraplegico: un mistero cosa è successo

Venerdì 12 Aprile 2019
la sede dell'azienda per cui lavorare il camionista caduto
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PAESE - E' rimasto tetraplegico dopo essere caduto a terra dal suo camion, ma quello che è accaduto resta un mistero. L'incidente è avvenuto mentre Graziano Barbisan, 55enne di Paese, stava lavorando per la ditta Antonio Basso spa di via Castagnole, azienda che produce prefabbricati industriali. 

LA TRAGEDIA Era la mattina del 20 aprile 2017 e il camionista, che era partito da Paese dove abita, era appena arrivato a Paludi, la ditta di condizionatori Climaveneta di Pieve d'Alpago. È stato trovato, già a terra in stato di incoscienza, da alcuni lavoratori e venne subito soccorso. Oltre al trauma cranico e all'emorragia cerebrale gli vennero riscontrate fratture dell'osso occipitale e della scapola sinistra. Ora è tetraplegico dipendente al 100% dagli altri, ma secondo le indagini svolte non vi sarebbero responsabilità del datore di lavoro. Si sarebbe trattato di un drammatico incidente.
IL PROCESSO Ieri mattina il 55enne tetraplegico è arrivato in Tribunale a Belluno, accompagnato dai famigliari. È entrato in carrozzina di fronte al gip Enrica Marson, dove si doveva discutere dell'opposizione all'archiviazione dell'inchiesta aperta dalla Procura dopo quell'infortunio sul lavoro. In realtà ieri non si è fatto nulla, a causa di un difetto nelle notifiche alla legale rappresentante della ditta Basso. Tutto è stato rinviato al 4 luglio. In quel 20 aprile 2017 non ci sarebbero state violazioni da parte del datore di lavoro, secondo quanto concluso al termine delle indagini dello Spisal, coordinate dal sostituto procuratore Marco Faion. Nessuno ha assistito al fatto e non si sa con certezza cosa possa essere accaduto: forse l'autista è caduto per un malore o chissà cos'altro. Per questo il pm Faion aveva chiesto l'archiviazione dell'inchiesta a carico della legale rappresentante della ditta Basso, ovvero l'81enne Carmela Rossi, che è difesa dall'avvocato Umberto Pauro di Mestre. Il 55enne trevigiano si è affidata all'avvocato Luca Dalle Mule di Belluno: l'ex autista e i suoi famigliari, tramite il legale, si sono opposti alla chiusura del caso. Vogliono sapere la verità e chiedono nuove indagini e che vengano sentiti i lavoratori che erano nella zona quella mattina.
 
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