Morto Cesare Bovolato, il patron dei supermercati Cadoro

Martedì 29 Ottobre 2019
Cesare Bovolato
4
Lutto nel mondo dell'imprenditoria: è morto Cesare Bovolato, patron dei supermercati Cadoro. Aveva 88 anni ed è spirato nella notte tra domenica e lunedì 28 ottobre. Era il 1964 quando Bovolato aprì il suo primo supermercato a Mestre, da quel negozio è partita una storia di successo: Cadoro oggi ha 23 punti vendita in tutta Italia e un fatturato da 200 milioni di euro, con mille dipendenti.

LA STORIA DELLA FAMIGLIA BOVOLATO
A raccontare quella che fu l'inizio di una rivoluzione sociale, oltre che un innegabile successo commerciale nel settore alimentare, è ora il libro "Il signore dei carrelli" scritto dal giornalista Edoardo Pittalis, che in oltre 130 pagine e foto racconta la trasformazione di un modello di consumo e anche una straordinaria avventura imprenditoriale. La storia di Bovolato è anche la storia del Nordest. Ecco quindi i Bovolato, originari di Casale sul Sile, trasferirsi a Oriago di Mira sul finire degli anni Trenta dove impegnano tutto quello che hanno per rilevare un'osteria, "Al termine", con annessa biglietteria per il tram Venezia-Padova. Negli anni Cinquanta la famiglia cambia e punta su un negozio di alimentari a Mestre in via Calucci, una traversa di via Miranese a due passi dalla trattoria dell'Amelia. Pensano che la nuova Mestre si amplierà in quella direzione. Cesare ha imparato il mestiere lavorando come garzone da un amico a Oriago, sa come si sta dietro un bancone. Tutto va veloce per la famiglia. Attorno, è il momento del cambiamento e i Bovolato lo sentono. I conti si fanno sui quadernetti con la copertina nera, la spesa del mese si salda il 27 con lo stipendio, ma i piccoli esercizi aprono a vista d'occhio, ovunque.

Nel 1962 Cesare Bovolato si sposa e decide di aprire un negozio tutto suo: 200 metri in via Miranese, che trasforma subito in un moderno e fornitissimo negozio di quartiere, quelli che allora si chiamavano "Superette". La prima foto di Bovolato nel nuovo negozio lo vede in camice bianco, tra bilancia e affettatrice rosse. L'azienda cresce, come tutto il Veneto, negli anni '60 e Cesare aggancia il sogno "americano". Quel modello di supermercato che la società di Nelson Rockfeller ha portato in Europa come antidoto al comunismo. A Milano, nel 1957, gli imprenditori Caprotti e Bonelli hanno messo le basi di quelle che saranno poi le catene Esselunga e Pam, ma in Veneto mancano i riferimenti e la formula milanese deve essere adattata al territorio. Ed ecco Bovolato che va a lezione, impara i segreti, studia trasporti e logistica, compra scaffali e carrelli da un imprenditore di Trento, Aldo Bertoldi, e apre il suo primo supermercato: 400 metri con regole su misura come "Pila alta, prezzi bassi", cioè migliore qualità a minor prezzo possibile. Oggi i dipendenti sono quasi mille. Il "casoin" di via Miranese è diventato il signore dei carrelli superando anche un passaggio che per altre aziende si è rivelato fatale, quello generazionale.
Ultimo aggiornamento: 10:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci