Va in baita e scopre un cadavere: è un 49enne che veniva da Treviso. Senza vestiti: morto assiderato. Nel 2014 si incatenò a 2000 metri

Domenica 18 Novembre 2018
Va in baita e scopre un cadavere: è un 49enne che veniva da Treviso. Senza vestiti: morto assiderato. Nel 2014 si incatenò a 2000 metri
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CHIESA IN VALMALENCO - Va in baita, immersa nella pace dei boschi della Valtellina, e scopre il cadavere di un uomo. Immediato l'allarme. Si tratta di Tino Zecchinello, un 49enne veneto, residente in una località della provincia di Treviso. Il corpo era steso in una radura. Il 49enne era scomparso da Oderzo una decina di giorni fa ed era stato cercato ovunque in zona dalle forze dell'ordine. Lui invece aveva raggiunto in auto la stazione, era salito sul treno in direzione Sondrio e qui aveva noleggiato una tenda e si era diretto verso gli alpeggi.

A trovare il corpo senza vita dell'uomo è stata nel pomeriggio una donna che possiede una baita nella zona, in località Pauletto, a 1700 metri di quota fra i Comuni di Lanzada e Chiesa in Valmalenco (Sondrio).

Sono stati subito avvisati i carabinieri, a un primo esame non sono emerse lesioni. I carabinieri, al momento, propendono per due ipotesi: un incidente in montagna o un suicidio. Di certo, viste le basse temperature, il 48enne potrebbe essere morto assiderato, visto che è stato trovato privo di indumenti.

IL PRECEDENTE 14 ANNI FA
Nel giugno 2014 Zecchinello venne trovato dopo 10 giorni di ricerche in una tenda mimetizzata fra le frasche sulla strada che porta ai Piani Eterni, a 2000 metri di quota, in provincia di Belluno. Un passante, insospettito, aprì la cerniera della tenda e trovò l'uomo infreddolito, affamato e incatenato.
Si era legato attorno al collo e ai polsi una catena, l'aveva assicurata col lucchetto e aveva successivamente gettato via la chiave. 
Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 13:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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