I cacciatori sparano troppo vicino alle case: «Colpi a 20 metri. Fototrappole piazzate per identificarli»

Domenica 2 Ottobre 2022 di Gianandrea Rorato
I cacciatori sparano troppo vicino alle case: «Fototrappole piazzate per identificarli»
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PONTE DI PIAVE (TREVISO) - «Sparano a venti metri dalle case, davvero troppo vicini. Ogni volta è uno spavento». Qualcuno ha deciso di collocare delle fototrappole per immortalare i cacciatori che si avvicinano in modo pericoloso alle abitazioni. «Quando siamo usciti abbiamo visto solo i cani. Ma io un'idea ce l'avrei sui responsabili. Se riusciremo a scoprirli tramite il sistema di videosorveglianza avvertiremo subito i carabinieri». A parlare è Roberto Zanot, residente in via Zattere e a sua volta appassionato di caccia. «Sì, ma le regole vanno rispettate da tutti.

E l'ultima volta mia moglie si è presa un bello spavento». E adesso ha piazzato pure delle fototrappole per stanare gli eventuali responsabili. Ma cosa è successo nel dettaglio? «Lunedì scorso uno o più cacciatori sono passati nella mia proprietà in via Zattere» ha detto il cavalier Zanot. «Fin qui, nulla di male, per carità. Ma gli spazi sono quelli che sono e hanno sparato vicino alla casa di fronte alla mia. Saranno stati a una distanza di venti o trenta metri, non di più. La legge prevede una distanza minima da strade o abitazioni di 100 metri. Lo sparo è stato molto forte e in molti hanno avuto un sussulto. Da informazioni che ho reperito, oltre al cacciatore proprietario di due segugi che ho visto, c'era un secondo cacciatore con un piccolo cane bianco e rosso. Sono transitato col trattore ma dei cacciatori nessuna traccia, evidentemente hanno mangiato la foglia e sono spariti a gambe levate».


IL DOPPIO PERICOLO
Ma c'è di più: «Via Zattere, oltre ad avere le abitazioni vicino alla strada golenale, è molto frequentata da marciatori, ciclisti, podisti. È un'area immersa nel verde, qui è impossibile andare a caccia senza che non sorgano dei pericoli. I cacciatori dovrebbero passare alla larga da qui perchè c'è sempre molta gente che transita». E quindi cosa ha fatto? «Innanzitutto ho controllato la videosorveglianza interna, quella che controlla la mia proprietà. Ho visto i segugi ma non il cacciatore. Se trovo qualche altro cacciatore passerò le immagini ai carabinieri. Inoltre ho piazzato, sempre all'interno della mia proprietà, un paio di fototrappole. Questi signori devono capire che non si può sparare vicino alle case, la legge lo vieta. Ma c'è chi se ne infischia e continua imperterrito. Era già accaduto gli anni scorsi. E quest'anno, puntualmente, si ricomincia. Dove sono le guardie venatorie promesse lo scorso anno? Io da queste parti non vedo nessuno». Ma non si tratta dell'unico episodio.


STRAGE NEL POLLAIO
Una residente in zona ha pubblicato nella pagina facebook Sei di Ponte di Piave se alcune foto di sue galline uccise da cani: «Cari cacciatori vicini e lontani -scrive - questo è il regalo che mi hanno lasciato i vostri cani. Ci sono ancora le impronte nei campi della strada che avete percorso non sporgo denuncia, tanto non serve a niente ed è solo una perdita di tempo. Se vedo un cacciatore vicino a casa è guerra aperta. Ringrazio quel cacciatore talmente onesto che si è preso cura di chiudere il cancello. Per me è stato duro vedere le galline così, sparse per il pollaio nella speranza di salvarsi». Oggi domenica, i cacciatori torneranno in zona ma ci sarà più di qualche residente a tenere gli occhi aperti, pronto a segnalare eventuali abusi alle forze dell'ordine.
 

Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 11:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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