Ca' Sugana: «Niente tasse per i mini-progetti urbanistici»

Martedì 10 Maggio 2022 di Paolo Calia
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TREVISO - Progetti per riqualificare edifici già esistenti con proposte di qualità, ottenendo anche un moderato aumento volumetrico esentato dal pagamento degli oneri di urbanizzazione primari e secondari e contributi straordinari.

Questa la proposta che Ca’ Sugana mette sul piatto per convincere privati e progettisti a non utilizzare a tutti i costi le possibilità concesse dal Piano Casa, che prevede invece ristrutturazioni con aumenti di cubatura anche del 70% rispetto all’esistente, su cui però si devono pagare tutti gli oneri previsti. Una misura che ha un obiettivo ben preciso: limitare ulteriormente il consumo di suolo e incentivare la ristrutturazione di immobili sia in centro che in periferia.


I PALETTI
L’amministrazione comunale, per concedere i piccoli aumenti di cubatura gratuiti al posto dei maxi progetti, attingerà alla quota della “potenzialità edificatoria strategica” prevista dal Piano Interventi. Si tratta di un pacchetti du circa 25mila metri cubi da spalmare sui progetti che verranno selezionati. Ognuno potrà ricevere la possibilità di edificare fino a 5mila metri cubi in più. «Faremo un bando - precisa Linda Tassinari, assessore all’Urbanistica - questo lo consideriamo un esperimento per valutare la risposta. Poi siamo pronti a ripeterlo. È una misura per evitare il consumo del suolo, visto che saranno presi in considerazione solo progetti che avranno come oggetto la rigenerazione dell’esistente. Verrà così ad arricchirsi di una ulteriore possibilità, parallela ed alternativa ai contenuti di premialità della legge regionale 14 del 2019». Ca’ Sugana indica gli obiettivi precisi che si pone: «La modalità di selezione avverrà attraverso un procedimento di evidenza pubblica, recepita con deliberazione del Consiglio comunale che si esprimerà in ordine agli interventi proposti, privilegiando quelli sul patrimonio edilizio esistente volti a favorire la residenzialità, nei quartieri e nel centro storico, anche attraverso la previsione di realizzare edilizia convenzionata; la realizzazione di edilizia ricettiva di accoglienza e soggiorno; gli interventi di promozione degli esercizi di vicinato; gli interventi per la realizzazione di edifici a consumo zero e il miglioramento della dotazione di opere di urbanizzazione».


IL RICONOSCIMENTO
I progetti che saranno selezionati verranno quindi “premiati” con la possibilità di aumenti di cubatura modesti rispetto a quanto può garantire il Piano Casa ma, e qui sta il vantaggio, totalmente gratuiti. Ci darà quindi la possibilità di un «Incremento fino al 25% della complessiva capacità edificatoria prevista dalla disciplina di zona; l’assegnazione fino a massimo 5mila metri cubi per singolo progetto di intervento e un incremento limitato al 25% dell’altezza massima prevista dalla zona». «Tale scelta amministrativa che si pone in linea con il “Documento del Sindaco”, ha come fine la riduzione del consumo di suolo attraverso il miglioramento urbano dell’edificato esistente», continua l’assessore Tassinari. «Inoltre questa specifica azione ha lo scopo di agevolare gli interventi di riqualificazione urbana, nonché di ristrutturazione, recupero e riuso degli immobili dismessi o in via di dismissione, rispondendo a principi di contenimento del consumo di suolo, e rispondendo anche a esigenze come l’efficientamento energetico e messa in sicurezza sismica». Ciò non toglie che un privato ha comunque la facoltà di scegliere il Piano Casa: «Certo - assicura l’assessore - ma chi sceglie una soluzione non potrà beneficare dell’altra».
 

Ultimo aggiornamento: 07:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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