CASTELFRANCO (TREVISO) - Si chiama Busker. Ed è pronto a portare la propria arte in giro per le piazze d'Italia. Come ogni artista di strada. Lui, però, è davvero particolare. Busker è infatti un robot-pittore. Il primo in grado di dipingere usando acquarelli e gouache. E' stato partorito dal genio di Paolo Gallina, castellano 46enne, docente di robotica e interazione uomo-macchina all'Università di Trieste, in collaborazione con Lorenzo Scalera.
L'INGEGNO
Non è un computer che confeziona stampe iperrealistiche. Busker parte sì da un'immagine digitale. La rielabora attraverso una serie di algoritmi. Ma poi il braccio robotizzato fa scivolare i pennelli sul foglio di carta con la stessa leggerezza di un artista. Chi teme che le nuove intelligenze artificiali si impossesseranno presto del mondo, comunque, può restare tranquillo. Busker non è stato creato per sostituire i pittori. Tutt'altro. Il docente trevigiano l'ha pensato e sviluppato proprio per indagare i nuovi confini del rapporto tra l'uomo, l'arte e la tecnologia. Paolo Gallina lavora da tempo su questi temi. L'anno scorso con il libro L'anima delle macchine su tecnodestino, dipendenza tecnologica e uomo virtuale ha vinto il premio letterario per la divulgazione scientifica Galileo, organizzato dal Comune e dell'Università di Padova. Un testo che ha attirato l'attenzione anche di Marco Paolini. Ora con il robot-pittore compie un altro passo.
Ultimo aggiornamento: 20:16
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Non è un computer che confeziona stampe iperrealistiche. Busker parte sì da un'immagine digitale. La rielabora attraverso una serie di algoritmi. Ma poi il braccio robotizzato fa scivolare i pennelli sul foglio di carta con la stessa leggerezza di un artista. Chi teme che le nuove intelligenze artificiali si impossesseranno presto del mondo, comunque, può restare tranquillo. Busker non è stato creato per sostituire i pittori. Tutt'altro. Il docente trevigiano l'ha pensato e sviluppato proprio per indagare i nuovi confini del rapporto tra l'uomo, l'arte e la tecnologia. Paolo Gallina lavora da tempo su questi temi. L'anno scorso con il libro L'anima delle macchine su tecnodestino, dipendenza tecnologica e uomo virtuale ha vinto il premio letterario per la divulgazione scientifica Galileo, organizzato dal Comune e dell'Università di Padova. Un testo che ha attirato l'attenzione anche di Marco Paolini. Ora con il robot-pittore compie un altro passo.