BREDA DI PIAVE - In mezzo a mazzi di pomodorini, rossi e gustosi, sbucano le angurie.
I MOTIVI
Il caldo delle scorse settimane, il bel tempo, le precipitazioni scarse ma non del tutto assenti, hanno contribuito a creare le condizioni adatta per lo svilupparsi di ortaggi e frutti del tutto anomali. Come, appunto, le angurie sbucate a sorpresa in quegli orti dove la combinazione tra ventilazione, raggi del sole e temperature anomale, hanno di fatto preparato il terreno per stupire tutti. E le angurie novembrine, si sono rivelate gustose tanto quanto quelle estive. E in questo mix tra frutti estivi e caldarroste l’autunno caldo sta continuando riservare sorprese su sorprese. E a invadere le tavole, anche degli agriturismi. Al Cain Orbo di San Biagio le angurie sono tornate nel menù. Nel suo profilo social la titolare Marilisa Piovesan ha scritto divertita: «Chi mangia castagne il primo di novembre e chi l’anguria, buonissima e di nostra produzione». Ma tra Carbonera, Breda e Maserada, in tanti hanno potuto gustare i frutti fuori stagione senza uscire di casa.
L’ANOMALIA
Oltre a ortaggi e frutta, le temperature anomale hanno anche prodotto conseguenze meno piacevoli, come il proliferare di insetti nettamente fuori stagione. Nelle case ci sono ancora mosche e zanzare, comprese quelle che portano in giro il virus della West Nile, cosa che ha fatto scattare vari campanelli d’allarme anche nell’Usl 2 che sta tenendo sotto osservazione il fenomeno. La siccità, se negli orti non ha prodotto conseguenze di rilievo, ha invece fatto ritardare il periodo della semina soprattutto di orzo e mais.