Il Covid fa scoppiare le coppie: è boom di divorzi e separazioni

Domenica 31 Gennaio 2021 di Giuliano Pavan
Il numero di divorzi e separazioni a Treviso è aumentato a dismisura durante la pandemia
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TREVISO - Il Covid fa scoppiare le coppie. Se l’ipotesi che la vicinanza forzata a causa del lockdown potesse mettere in difficoltà i rapporti sentimentali, i dati sulle separazioni e i divorzi nel 2020 lo confermano. In un solo anno sono state infatti 1.752 le richieste pervenute al Tribunale di Treviso e 1.584 le cause definite. Significa che da gennaio a dicembre scorso si sono dette addio, o stanno per farlo, 3.336 coppie. In pratica quasi dieci al giorno. Uno stillicidio. Il dato è stato reso noto con il documento presentato nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, che mette in fila obiettivi, problemi e attività dei palazzi di giustizia del Veneto. E tra le varie voci quella relativa proprio alle separazioni e ai divorzi è quella che più salta agli occhi. 
I NUMERI
Partendo dal presupposto che nelle altre provincie si nota lo stesso andamento, anche se con numeri leggermente diversi (e in generale più bassi, ndr), i rapporti di coppia nel trevigiano si sono sgretolati con una percentuale molto più elevata rispetto agli anni passati. Segno che l’emergenza non è soltanto sanitaria, economica o sociale. I divorzi congiunti pervenuti al tribunale di Treviso sono stati 380, quelli contenziosi 344, le separazioni consensuali 576 e quelle giudiziali 452. Che fa appunto 1.752 richieste di mettere fine a matrimoni o convivenze. E nonostante il periodo di blocco delle udienze dovuto al Covid, i procedimento definiti sono stati 1.584: i divorzi congiunti sono stati 347, quelli contenziosi 333, le separazioni consensuali 495 e quelle giudiziali 409. Ma c’è di più: la mole di richieste ha fatto salire anche il numero di quelli pendenti, ossia di coppie che non devono ancora attendere per mettere fine alla loro relazione. Sono infatti 88 i divorzi congiunti in attesa, 340 quelli contenziosi, 163 le separazioni consensuali e 396 quelle giudiziali. Per un parterre di 987 casi ancora da definire. 
IL PRIMATO
Nonostante l’impatto della pandemia sul sistema giudiziario sia stata pesante, il tribunale di Treviso è riuscito a far fronte alla celebrazione dei processi, sia civili che penali, molto meglio rispetto agli altri palazzi di giustizia del Veneto.

I dati sono relativi al periodo del lockdown di primavera, ovvero compreso tra il 10 marzo e l’11 maggio, e alla ripresa successiva, ovvero dal 12 maggio al 30 giugno. Analizzando le udienze penali rinviate a causa del Covid, si vede che il tribunale di Treviso ne ha fatto slittare il 56% nel primo periodo e soltanto l’11% nel secondo. Venezia, nel periodo del lockdown, ha rinviato il 95% delle udienze, Padova e Vicenza il 94%, Rovigo il 92%, Verona l’88% e Belluno il 59%. Nel secondo i numeri parlano del 92% di rinvii a Padova, del 52% a Verona e Rovigo, del 41% a Venezia e del 34% a Belluno. Soltanto Vicenza è riuscita a fare meglio del palazzo di giustizia di via Verdi, rinviando solo l’1% delle udienze. Nel dettaglio, da marzo a maggio il tribunale di Treviso ha celebrato 141 udienze delle 321 programmate, con uno scarto quindi di 180 udienze rinviate, depositando un totale di 915 provvedimenti. Da maggio a giugno invece le udienze celebrate sono state 170 sulle 191 programmate: in questo caso i rinvii sono stati solamente 21. E i provvedimenti depositati sono saliti a 1.400. 

Ultimo aggiornamento: 09:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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