Mattia Boninfante al Prata: quando il volley diventa un affare di famiglia

Venerdì 16 Luglio 2021 di Massimo Bolognini
Il campione d'Europa Mattia Boninfante assieme al padre Dante, ex nazionale e regista della Sisley Treviso

TREVISO - Che il volley fosse un affare di famiglia si era capito da un po’. Mattia Boninfante, classe 2004, 1.90 di altezza, lo ha confermato non tanto quando ha scelto di passare dal calcio al volley ma quando si è messo al collo l’oro di campione d’Europa con la nazionale italiana pre-juniores. Medaglia che l’Italia aspettava da 23 anni, conquistata da un gruppo che ha trovato nella regia del giovane Mattia un punto di forza. Un ragazzo giovanissimo (ha appena concluso con una buona media la terza al liceo sportivo Canossiane di Treviso), che solo una settimana fa ha vinto anche l’argento col Volley Treviso alle finali nazionali U19. Ma a casa a salutare papà Dante, ex nazionale e regista della Sisley, e mamma Marika non è tornato.

Il tecnico degli azzurrini Vincenzo Fanizza lo ha convocato per il collegiale della U19 che si tiene fino al 31 luglio a Camigliatello Silano (Cs), in vista dei Mondiali di categoria in Iran dal 24 agosto al 2 settembre.

Selezione mondiali, poi  A3

Un mese intenso di lavoro per scegliere tra 18 giovani i 12 che andranno ai Mondiali. Per Mattia non è l’unica bella notizia della stagione, perché quando gli impegni azzurri saranno conclusi andrà a vestire la maglia del Prata in serie A3, dove sostituirà Luca Calderan. A volerlo non è stato solo Luciano Sturam, apprezzatissimo allenatore trevigiano oggi ds della squadra, ma anche papà Dante, che dopo la carriera di giocatore e la parentesi nel Trentino Volley come vice di Lorenzetti, da febbraio è l’allenatore della formazione friulana. «Mattia ci ha pensato un po’ prima di accettare di giocare a Prata – racconta papà Dante –. A Treviso è nato pallavolisticamente ed è molto legato a compagni e club, dove avrebbe potuto giocare ancora 2 anni. Ma alla fine si è sentito pronto per questa sfida». 

Progetto giovani talenti

A Prata del resto si sta mettendo in piedi una squadra che punta molto sui giovani talenti. «Non talenti a caso – spiega Dante – ma giovani promesse di interesse nazionale, che hanno già esperienze in azzurro anche a livello internazionale. Un progetto che punta a costruire un gruppo che sia in grado di giocare un domani anche in una categoria superiore». Per questo Mattia non sarà l’unico giovane ad arrivare. A Prata ritroverà non solo il compagno orogranata Marco Novello (miglior realizzatore della stagione), ma anche il compagno di nazionale Luca Porro, fratello di Paolo (già passato per la Ghirada e oggi in forza al Kioene dopo Modena), anche lui classe 2004 e astro nascente del volley. «Mi sento molto responsabile per questi ragazzi – spiega Dante - Conosco il percorso che stanno facendo per averlo fatto anch’io e ho molta fiducia in loro perché hanno talento e voglia di impegnarsi come pure in questa società che è seria, competente, onesta». 

Scelta non facile

Per Mattia lasciare Treviso non è stato facile. «Sono stati 9 anni incredibili – ha raccontato – perché tra compagni e allenatori ho trovato persone fantastiche. Li ringrazio tutti perché chi in un modo che in un altro mi hanno dato qualcosa che mi porto dentro. E’ stato un percorso fatto di titoli regionali dall’U13 alla 19 e altrettante finali nazionali». Del resto, come ha ricordato papà Dante, l’ambiente della Ghirada resta nel cuore di chi ci ha giocato. «Ma non ho fatto nessuna pressione perché scegliesse Prata – dice papà - Avevamo bisogno di un alzatore e lui poteva essere quello giusto». Mattia dovrà aspettare fine luglio per tornare a casa. Giusto il tempo di fare nuove valigie perché se tutto va bene, sarà a Tehran (Iran) per i mondiali. 

Ultimo aggiornamento: 17:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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