Il caro energia si fa sentire.​ Bollette pagate a rate: «Richieste raddoppiate»

Sabato 10 Settembre 2022 di Mattia Zanardo
Il caro energia si fa sentire. Bollette pagate a rate: «Richieste raddoppiate»
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TREVISO - I costi del gas all'ingrosso sono moltiplicati per otto nel giro di un anno.

Un'impennata che può essere assorbita solo in minima parte: così gli utenti si stanno ritrovando con bollette più che triplicate. O anche peggio. E in attesa che a livello governativo e, soprattutto, europeo si trovi un accordo sugli strumenti per frenare la corsa al rialzo, sono raddoppiate le richieste di spalmare il pagamento delle fatture in più rate. Filippo Boraso, direttore generale di Ascotrade, disegna uno scenario molto gravoso per famiglie, imprese, ma anche per le società come la nostra, intermediarie tra la produzione e i consumatori. «Il costo della materia prima sul mercato all'ingrosso rispetto a dodici mesi fa è aumentato tra sette e otto volte, passando da 30 a circa a 260 euro per megawatt/ora», spiega il manager della realtà di vendita, oggi controllata dal Gruppo Hera, 220mila clienti serviti nella sola Marca trevigiana. L'entità dell'escalation è tale da non poter essere neutralizzata: «La ricaduta sull'utente finale è molto simile, con aumenti pari a 5-6 volte». Considerando la varie voci che compongono la bolletta, in definitiva le famiglie dovranno fronteggiare esborsi più che triplicati rispetto ad un anno fa. «Stiamo facendo di tutto per contenere i costi alle famiglie, ma più di così ora non possiamo fare».


IL NODO
Tetto europeo al prezzo del gas? Redistribuzione degli extraprofitti? Ad oggi non è stato ancora messo a punto un meccanismo efficace per dare sollievo agli utilizzatori. «La situazione è oggettivamente molto difficile - conferma Boraso -. Mai si era verificata una contingenza di fattori come quella che ha provocato questa crisi. L'auspicio è che i tecnici e la politica riescano a trovare una soluzione che vada incontro ai cittadini, alle imprese e anche a noi, società venditrici di energia, che ci troviamo in seria difficoltà a causa dell'innalzamento dei prezzi». Quanto ad attingere ai guadagni extra maturati dagli operatori del comparto, il direttore ribadisce come Ascotrade non rientri nella fascia di imprese eventualmente interessate dalla disposizione. Disposizione, su cui peraltro non nasconde un certo scetticismo: «Si tratta di una norma comprensibile per il periodo che stiamo vivendo, ma di difficile applicazione perché prevede un saldo calcolato rapportando l'Iva di un anno con quella dell'anno precedente, che però non riflette l'effettivo risultato ottenuto in seguito agli incrementi dei prezzi dell'energia».


LE FORNITURE
Al netto delle tensioni internazionali sui prezzi, Boraso comunque rassicura sugli approvvigionamenti: «Anche per l'anno prossimo siamo in grado di garantire totalmente le forniture ai nostri clienti: non abbiamo annullato nessun contratto, grazie all'appartenenza ad un gruppo importante come Hera». Ce la faranno anche gli utenti a saldare? «Il problema dell'aumento delle bollette oggi è esploso, ma le prime difficoltà in questo senso si sono manifestate già da gennaio e febbraio scorsi: abbiamo cercato di andare incontro ai clienti proponendo piani di rateizzazioni più ampi rispetto agli standard passati e anche rispetto a quanto imposto da Arera (l'autorità di regolazione del settore, ndr) con una normativa emanata sul finire del 2021. Il territorio che serviamo ha cercato di tener fede ai propri impegni con grande sforzo dignità, ma chiaramente anche noi registriamo maggiori difficoltà: le richieste di rateizzazione sono più che raddoppiate rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso».


I SERVIZI
Il caro energia, almeno per ora, non dovrebbe invece provocare rincari sul altri servizi pubblici. Sul fronte rifiuti, ad esempio, Savno sta limitando gli impatti, come ricorda anche il presidente del Bacino Sinistra Piave, Roberto Campagna, grazie alla scelta compiuta a suo tempo di creare una flotta di mezzi a biometano, prodotto in casa a partire dagli scarti organici. Anche le fatture dell'acqua non subiranno ritocchi: «I maggiori costi energetici che Ats sta sostenendo non verranno scaricati sulle bollette», assicura l'amministratore delegato Pierpaolo Florian. E dopo l'estate siccitosa, le recenti piogge hanno avviato una (lenta) ricarica delle falde. Florian, però, sottolinea pure un altro aspetto: «Grazie anche agli appelli dei sindaci, tutte le piccole azioni quotidiane, come ridurre la doccia di qualche minuti o innaffiare un po' meno l'orto, moltiplicate per 200mila utenze e 500mila abitanti hanno portato dei risultati. A riprova di una cresciuta sensibilità, tra luglio e agosto abbiamo ricevuto migliaia di segnalazioni per piccole perdite nella rete idrica fuoriuscite lungo le strade, che ci hanno consentito di effettuare 1.530 riparazioni».
 

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