Bocconi avvelenati lungo la pista ciclabile: un barboncino muore, un altro cane è vivo per miracolo

Mercoledì 8 Marzo 2023 di oe
Zoe, il barboncino morto avvelenato

RIESE - Bocconi avvelenati sulla ciclabile, muore un cane. Ha destato profonda rabbia e condanna l'inqualificabile episodio, che l'altro giorno a Riese ha visto il barboncino Zoe ingerire una letale polpetta facendo le spese di un becero comportamento umano.

A denunciare il triste accadimento il padrone dell'animale, che ha affidato ad un post sulla locale pagina social tutta la sua indignazione. Per poi sporgere denuncia ai carabinieri.

LA DENUNCIA
«A quel vigliacco senza cuore che ha buttato lungo la pista ciclabile della circonvallazione dei bocconi avvelenati, purtroppo il nostro barboncino Zoe è morto e un altro cane si è salvato per miracolo - scrive l'uomo - voglio dire che non sa quanto dolore ha provocato alla mia famiglia. Non puoi capire quanto amore possono dare senza mai chiedere nulla in cambio. Domani sporgerò denuncia contro ignoti». Una piaga, quella dei bocconi avvelenati sulla pista ciclabile, che nel paese di papa Sarto è tornata d'attualità dopo qualche tempo. Già negli anni scorsi in alcune zone del territorio riesino erano capitati altri fatti simili, come spiega il sindaco Matteo Guidolin: «Premesso che l'amministrazione comunale condanna fermamente quanto accaduto, ricordo che anche in passato si erano verificate situazioni di questo tipo. Erano state fatte delle denunce, poi le indagini dei carabinieri erano arrivate a individuare qualche sospetto. In seguito di episodi così non ce n'erano più stati, speravo quindi che la cosa si fosse risolta. Ora purtroppo è morto il cane di un concittadino, che conosco personalmente e che sentirò nelle prossime ore. A lui esprimo la mia totale solidarietà e vicinanza».

L'AMMINISTRAZIONE
Qualcuno ha invocato l'installazione di telecamere. «Non credo sia una soluzione praticabile. Stiamo parlando di una pista ciclabile, tra l'altro molto frequentata e a ridosso di abitazioni e fabbricati, non posizionata in aperta campagna. Se anche ci fossero state non è detto che si potesse riuscire a cogliere il momento esatto in cui venivano depositati i bocconi avvelenati». Come giudica questo comportamento? «A parte che si tratta di un atto dai risvolti penali, credo si possa parlare di disturbi di tipo mentale. Non capisco proprio che fastidio possano dare i cani in passeggiata con i propri padroni. La stupidità umana non ha limiti».

    

Ultimo aggiornamento: 11:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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