Addio piccolo Riccardo, ucciso a un anno da una malattia rara

Martedì 18 Settembre 2018 di Claudia Borsoi
Addio piccolo Riccardo, ucciso a un anno da una malattia rara
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FARRA DI SOLIGO - «Come un fiore sei sbocciato, ma proprio come un fiore troppo presto hai perso i tuoi petali e sei volato via». Quel fiore era il piccolo Riccardo Barisan, nemmeno un anno di vita. Il suo sorriso ha brillato fino all'ultimo. Poi una rara malattia genetica che gli era stata diagnosticata intorno a Natale lo ha strappato alla vita. E domani, mercoledì giorno in cui avrebbe spento la sua prima candelina, papà Davide e mamma Sara Berti, insieme ai nonni, alla bisnonna, agli zii e ai tanti che lo hanno amato, dovranno invece accompagnare il loro Riccardo nel rito funebre.



Una piccola bara bianca per quel bimbo che in questi mesi di vita, sebbene troppo pochi, ha saputo lasciare un segno indelebile. Tutti lo ricorderanno sorridente e per il bene che ha donato ai suoi giovani genitori, messi alla prova ma che con forza hanno lottato, e ai tanti che gli hanno voluto bene.
 
IL CORAGGIO
«Aiuta il nostro dolore a trovare conforto in ciò che vivrà in eterno: il bene vero che ci hai donato, il tuo sorriso e le tue risate. Adesso piccolo angelo veglia su di noi e aiutaci ad avere coraggio» hanno scritto papà e mamma sull'epigrafe che annuncia per domani, alle 17, il saluto a Riccardo nella chiesa di Farra di Soligo, dove questa sera alle 20 si tiene la veglia di preghiera. In questa chiesa, nel giorno di Epifania, Riccardo sarebbe dovuto essere battezzato, ma la malattia, poco prima di Natale si era manifestata in modo grave, costringendolo al ricovero nell'ospedale di Padova da dove di fatto non è più uscito. E qui i genitori avevano battezzato il loro piccolo, mentre alla comunità farrese, guidata dal parroco don Brunone De Toffol, avevano chiesto preghiere per il piccolo. 
Un anno fa Riccardo era stato un grande dono per i suoi genitori 25enni, Sara originaria di Sernaglia della Battaglia e Davide di Credazzo. Alla nascita pareva un bimbo sanissimo, poi i primi segni e sintomi di quella che è emersa essere una malattia genetica. A Padova le cure nel reparto di pediatria, poi l'accoglienza nell'hospice pediatrico patavino a cui i famigliari devolveranno le offerte. «I genitori sono persone piene di coraggio testimonia don Brunone - Si sono spesi per questo bambino facendo di tutto, ma purtroppo la malattia genetica rara lo ha portato alla morte. Da Natale si era acuita. Non c'era alcuna cura appropriata. Ho incontrato spesso questi giovani genitori e mi era stato chiesto che tutta la comunità pregasse per lui. Lo abbiamo fatto. Domani, giorno del suo primo compleanno, accompagneremo Riccardo con fede e una certa serenità. Sarà un addio sereno, che celebri il dono di Riccardo, che ora è un angelo». 
Ultimo aggiornamento: 09:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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