Bengala Fire, viaggio nella Cornuda della band finalista ad X Factor: al Dam bar tifo da stadio

Mercoledì 8 Dicembre 2021 di Laura Bon
In sala prove Andrea, il padre di Mattia e l'assessore Erica Chiara Condio

CORNUDA - Domani sera - 9 dicembre - saranno al Forum di Assago, saliranno sullo stesso palco di gruppi di fama internazionale come Maneskin e Coldplay, nella stessa sera. Si contenderanno lo scettro di X Factor con Baltimora, Fellow e Gianmaria di fronte a 6mila spettatori. Come dei divi, dei big, dei vip. Per i Bengala Fire di Cornuda è un salto incredibile, forse più nella percezione esterna che nella loro interiorità. Del resto, fino al giorno prima della partenza, lo scorso ottobre, i quattro musicisti suonavano nella sala prove di Cornuda e si dividevano con gli altri gruppi il turno delle pulizie.

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E anche ieri, a Cornuda, la sala prove ricavata nello stabile che accoglie le scuole medie del paese parlava di loro. E non solo per il foglio che li annovera tuttora nella lista delle incombenze, ma anche perché lì ci sono i loro amplificatori e un foglietto scritto a mano che ricorda di “non toccare”. «Siamo tutti contenti di ciò che sono arrivati a fare - dice Gianluca Zanatta, presidente della sala prove di Cornuda - tutti noi cerchiamo di sostenerli. Speriamo che tutto ciò sia da stimolo per tante persone che non considerano neppure l’idea di prendere in mano uno strumento. La loro è una bella storia». Anche Gianluca, che è cugino del chitarrista (perché, in un paese di 6mila anime, è frequentissimo essere parenti), sarà domani sera al Forum di Assago. «Sono gasati, in fibrillazione - dice - ma consci del fatto che sanno suonare».

IL TIFO

Per fare il tifo non partiranno, purtroppo, in molti. I biglietti sono stati infatti centellinati. Molti di più saranno i tifosi che seguiranno la “partita” al Dam bar di Davide Dolo. E che quello sia il quartier generale del tifo, ma ancor prima la casa dei Bengala, non ci sono dubbi. Sia perché in piazza campeggia uno striscione che li incoraggia, sia perché in vetrina fanno bella mostra di sé le t-shirt a loro dedicate, sia perché all’interno le loro gigantografie sono l’elemento decorativo più evidente. E nelle dediche dei ragazzi c’è la vita di tutti i giorni. Come l’invito a mangiare le trippe del Dam bar, messaggio con cui Davide, che ama questo piatto, ha contraddistinto la propria dedica. «In occasione di tutti i live - racconta il gestore - abbiamo seguito un procedimento rigoroso. Tutti avevano lo stesso posto, perché cambiarlo poteva portare sfortuna. E tutte le sere la mamma di Mattia ha portato il dolce. Il tutto all’insegna della massima scaramanzia». Domani sera, il grosso della truppa sarà lì, ai nastri di partenza, con il batticuore e la voglia di abbracciare, anche se da lontano, i fioi.

I RICORDI

A Milano ci saranno, ovviamente, tutti i genitori. Ci sarà il papà di Mattia, Andrea, primo sostenitore. Anche ieri il figlio lo ha chiamato, forse per quella nostalgia che, anche quando stai bene, ad un certo punto si fa sentire. «Ciao, tato», è stato il saluto del papà al front man dei Bengala, che nonostante sia già entrato nei sogni proibiti di giovani e meno giovani, resta comunque il bambino di casa, anche per quell’aria timida da cerbiatto che si porta addosso. E che non viene meno anche quando, per un attimo in viva voce, confida un «stiamo bene, siamo oberati di lavoro». «Loro sono la serenità in persona - continua intanto il titolare del bar, mentre fa scorrere sul telefono le immagini di vecchi concerti - Non credo proprio che si monteranno la testa». E ripensa a quei ragazzi, di cui Mattia è il più timido, che conosce da oltre dieci anni. Ricorda poi i tanti momenti familiari vissuti, come quella festa per la laurea triennale in psicologia dello scorso marzo. «Il paese è con loro - dice intanto l’assessore Erica Chiara Condio - Basti pensare ai 130 manifesti che abbiamo distribuito a negozi e associazioni. Erano una cinquantina, abbiamo dovuto ristamparli». E c’è da chiedersi come il paese da un lato, i ragazzi dall’altro, vivranno la festa in piazza in cui sabato 18 i quattro ragazzi firmeranno autografi a bambini e ragazzi di elementari e medie, dietro a una cartolina che li rappresenta.

LA FAMIGLIA

Ma la festa dei Bengala è anche la festa di tante mamme, zie, cugine. Ed è il traguardo da incorniciare di una nonna speciale, che potrebbe essere la spettatrice più anziana al Forum di Assago. Si tratta di Luisella Cassol, nonna ottantacinquenne di Alex Puntel, castellano, batterista dei Bengala unitosi al gruppo dalla scorsa primavera. «Questa è una delle gioie più belle della mia vita - dice la nonna - Alex ha avverato un sogno che aveva fin da bambino, quando voleva le batterie giocattolo. Non mi sono mai persa i suoi concerti, ma non ne ho mai visto nessuno di così importante. Ci sarò». E mamma Alessandra racconta: «Alex è felice ma ha anche voglia di tornare, soprattutto per fare un buon pranzo. Mi ha già detto che non vede l’ora di andare da Barbesin a mangiare i bigoi con l’anatra e la ciotola dello chef». Ma soprattutto di respirare l’aria di casa. 

Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre, 07:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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