Bebe a Tokyo a caccia del doppio oro: «Sfruttiamo al meglio questa splendida opportunità»

Domenica 22 Agosto 2021 di Francesco Coppola
Bebe Vio

MOGLIANO - Il countdown per i XVI Giochi Paralimpici di Tokyo 2020, sia in qualità di portabandiera che di atleta, sta per giungere alle ultime battute e il lungo viaggio affrontato da Roma al Giappone con il cambiamento del fuso orario non hanno fatto cambiare umore e tenere ferma Bebe Vio che continua ad essere un fiume in piena e a mantenere l'allegria nel gruppo della scherma azzurra. Squadra composta ufficialmente da 8 atleti; oltre a Vio ci sono Edoardo Giordan e Rossana Pasquino, al loro esordio olimpico; Loredana Trigilia (capitana alla 6.

partecipazione ai Giochi), Emanuele Lambertini e Ionela Andreea Mogos che debuttarono a Rio 2016 ed i veterani Matteo Betti e Marco Cima, rispettivamente alla loro quarta e terza partecipazione alle Paralimpiadi.

GLI OBIETTIVI
La campionessa di Mogliano oltre ad essere la portabandiera dell'Italia insieme al nuotatore varesino Federico Morlacchi, è la campionessa olimpica in carica dopo il successo di Rio 2016 nel fioretto individuale e la medaglia di bronzo nella prova a squadre. L'obiettivo quindi è difendere il titolo olimpico e puntare all'oro a squadre. La schermitrice e il nuotatore azzurri, così come avevano fatto a luglio la ferrarese Jessica Rossi ed il veronese Elia Viviani alle Olimpiadi, sfileranno in coppia.
«Dobbiamo solo capire come posizionare le mani - spiega scherzando Bebe - perché il mio polso non è molto abile, ho già paura che mentre lui cercherà di sventolare il mio braccio partirà completamente e lui sventaglierà anche la mia mano. Speriamo solo di non cadere e di non perdere pezzi. Già a Rio, durante la cerimonia, ero a metà del gruppo con Lambertini, un altro ragazzo della nostra associazione art4sport, e ho pianto talmente tanto che mi sono persa, non vedevo più niente, finché mi sono ritrovata in fondo alla fila spinta da uno dei volontari».
La delegazione italiana della scherma, partita la scorsa settimana da Roma, ha fatto scalo ad Amsterdam prima di raggiungere il Giappone e Sendai, dove ha continuato a svolgere gli allenamenti collegiali fino a ieri, 21 agosto, quando si è trasferita al Villaggio Olimpico di Tokyo. Bebe, che trasmette in continuazione gioia e allegria e contribuisce a tenere alto il morale ai compagni di squadra, Ad incrementare il buonumore del gruppo la straordinaria accoglienza ricevuta nel Paese del Sol Levante. «Il giorno delle gare si sta rapidamente avvicinando - afferma Bebe - e il nostro obiettivo sarà quello di far brillare lo sport italiano. Sport che mi ha insegnato che dietro ad ogni sfida c'è un'opportunità e sta a noi coglierla e lo ricorderò a tutti quando gli occhi del mondo saranno su di noi. Sfruttiamo al meglio questa opportunità».
Portando la bandiera dell'Italia, martedì alla cerimonia inaugurale all'Olympic Stadium privo di pubblico causa la pandemia alle 13 ora italiana, Bebe aprirà la Paralimpiade di Tokyo così come ha chiuso quella di Rio, dove ha vinto l'oro nel fioretto individuale e il bronzo nella gara a squadre.
«Sono fiera di essere l'ambasciatrice ufficiale dei Giochi Paralimpici di Tokyo e Invernali di Milano-Cortina 2026 - prosegue -. La bandiera rappresenta tutti noi, l'orgoglio italiano e la forza che abbiamo mostrato in questi ultimi due anni. Rappresenta la nostra voglia di rinascere, rappresenta il mitico Alex Zanardi che fu il primo a mostrarmi la bellezza dello sport paralimpico. Rappresenta le opportunità che la vita prima o poi ci offre, i sogni di una bambina ma soprattutto la scintilla di quei bimbi che ancora non conoscono lo sport paralimpico e non sanno come questo possa cambiare la loro esistenza. Sono grata per questo incarico che mi è stato affidato e pronta. Con la nostra bandiera in mano, e speriamo non cada, e l'Italia intera al nostro fianco andremo a conquistare Tokyo. Un ringraziamento speciale lo rivolgo al presidente del comitato paralimpico italiano Luca Pancalli per la fiducia».
I primi a gareggiare, il giorno dopo, mercoledì 25, saranno gli atleti del nuoto, del tennistavolo e della scherma, a partire dalle ore 2 italiane. Vio, invece, sarà in gara sabato 28 nel fioretto individuale e domenica 29 in quello a squadre.

PALMARES DA FAVOLA
Bebe ha complessivamente conquistato 64 medaglie (53 di oro, 9 d'argento e 7 di bronzo) ha rotto 64 protesi gareggiando, ha visitato 46 Paesi, ha 1,6 milioni di followers e ha sostenuto ben 23 esami universitari. Bebe ha conquistato 10 medaglie mondiali: 6 di oro, 2 d'argento e 2 di bronzo ad Eger nel 2015, a Roma nel 2017 e a Chengyu 2019. A queste vanno aggiunte anche 7 medaglie europee: 6 ori e 1 argento vinte a Strasburgo 2014, Casale Monferrato 2016 e Terni 2018 e le 39 in Coppa del Mondo a partire dal 2011 con 30 ori, 5 argenti e 4 bronzi. La schermitrice trevigiana nel 2016 ricevette l'onorificenza di Commendatore al merito della Repubblica; il Collare d'Oro al merito sportivo nel 2016, 2017 e 2019 e la medaglia d'argento al valore atletico nel 2014. Bebe, però, ha un grande sogno nel cassetto che è quello di «unificare tutti gli sport, olimpici e paralimpici, e fare in modo che le gare importanti vengano disputate in contemporanea».
 

Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 09:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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