Bebe Vio si laurea a Roma (nonostante il furto della tesi): «Un nuovo titolo da mettere in bacheca»

Pochi giorni prima della seduta, alla campionessa era stato rubato il pc sul quale aveva scritto l'elaborato finale

Martedì 16 Maggio 2023
Bebe Vio si laurea a Roma (nonostante il furto della tesi): «Un nuovo titolo da mettere in bacheca»

Anche stavolta ce l'ha fatta. E c'era da aspettarselo da una come Bebe Vio. La campionessa paralimpica ieri, 15 maggio, si è laureata alla John Cabot University di Roma.

Un traguardo sudato, soprattutto per quanto accaduto negli ultimi giorni: alla giovane atleta era stato infatti rubato il pc sul quale aveva scritto la tesi. Nonostante il furto, Bebe Vio è riuscita a riscrivere tutto da zero e laurearsi in tempo.

Bebe Vio disperata dopo il furto della borsa: «Tenetevi tutto, ma ridatemi la tesi di laurea, devo consegnarla a breve»

Bebe Vio, la dedica social dopo la laurea

«Il mio nuovo "titolo" da mettere in bacheca!», esordisce la 26enne nel post social in cui condivide alcune foto della sduta di laurea in compagnia di parenti e amici. «Per tutte le notti prima degli esami - continua -. Per tutti gli "accetto anche un 18". Per tutti i "stavolta non so niente". Per tutti gli appunti presi (pochi). E tutti quelli chiesti (tanti). Per tutti i gruppi di studio in aula. In biblioteca. In casa. Al bar. Per tutte le domande che non erano nei libri. Per tutti gli spritz post esame. Per tutte le splendide persone che hanno segnato indelebilmente gli anni più belli della mia vita. Per tutti questi motivi è stato un percorso meraviglioso». E poi la conclusione: «Stasera è il caso di festeggiare alla grandissima con le persone che mi sono state vicine in questi 5 anni».

 

Il furto della borsa

È giovedì 27 aprile quando Bebe Vio, di rientro da Nimes dove si è tenuta la Coppa del Mondo, decide di provare a distrarsi uscendo con degli amici. Va a cena fuori e in un ristorante di via Cremona, senza rendersene conto, qualcuno le ruba la borsa. Dentro c’erano alcuni effetti personali tra cui il computer. Al suo interno, in una cartella denominata “Jcu”, acronimo di John Cabot university, l’ateneo che frequenta ormai da anni, era salvata la sua tesi di laurea che avrebbe dovuto consegnare l’indomani. Un elaborato sulla storia e sulla disabilità e su come le società, nel corso dei secoli, si sono rapportate al tema.

L’atleta con il cellulare riesce a localizzare l’air-tag legato al mazzo di chiavi e il venerdì mattina lei stessa con diverse volanti della polizia e pattuglie dei carabinieri si reca sul posto indicato. Civico 75 di viale Parioli, non distante da piazza Santiago del Cile. Il dispositivo che dava comunque segnali a intermittenza sembrava trovarsi lì e per oltre un’ora la campionessa ha maturato la speranza di trovare ciò che le apparteneva ma soprattutto il computer. Le ricerche purtroppo non hanno portato a nulla: chi l’ha rubata probabilmente si è poi disfatto delle chiavi (che tuttavia non sono state trovate) tenendosi il computer.

Così, non avendo altre copie salvate benché l’università le avesse concesso una settimana di tempo per riscrivere la tesi al fine di non saltare la seduta di Laurea, la Vio decide di ricorrere ai social. Posta un video con un accorato appello in cui chiede al ladro o ai ladri di tenersi tutto ma di rimandarle - via e-mail o tramite un wetransfer - l’elaborato salvato in quella cartella virtuale dove pure c’erano gli appunti di quattro mesi di lezioni. «Tieniti tutto non mi importa ma almeno ridammi la tesi, non voglio non laurearmi e nonostante tutto te ne sarei grata».

Nonostante le migliaia di visualizzazioni e condivisioni nessuno le ha rimandato nulla e il pc, purtroppo, non è stato trovato dalla polizia. Ma lei ce l’ha comunque fatta: la tesi l’ha riscritta e consegnata nei tempi “supplementari” concessi dall’Ateneo. Se si vuole, si vince. Sempre.

Ultimo aggiornamento: 11:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci