Prostituzione e fatture false: 5 arrestati, case e auto sequestrate

Mercoledì 7 Marzo 2018 di Luca Pozza
Prostituzione e fatture false: 5 arrestati, case e auto sequestrate
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BASSANO DEL GRAPPA - Blitz all'alba di oltre 80 militari tra carabinieri e guardia di finanza di Bassano  per una complessa operazione di contrasto allo sfruttamento della prostituzione e dell'emissione di fatture false: eseguite 5 misure di custodia cautelare, di cui 3 in carcere e 2 ai domiciliari (una riguarda una donna), mentre altre 3 persone risultano indagate. L'operazione ha portato al sequestro preventivo di un appartamento e di due auto. Decine le perquisizioni in Veneto e Lombardia, tra cui quelle a carico di arrestati e indagati e in 15 appartamenti utilizzati fra le province di Vicenza e Treviso

Il quadro emerso dall'indagine dell’Arma è quello di una fiorente organizzazione logistica al servizio del miglior offerente nel campo della prostituzione, con un astuto sistema di sub-affitto “in nero”. I militari hanno individuato gli appartamenti potenzialmente vantaggiosi sotto il profilo della domanda da parte di donne e transessuali dediti alla prostituzione: gli stessi venivano affittati tramite prestanome a prezzo di mercato, per poi essere proposti a prezzi maggiorati fino al 500%.

Nell'ambito dell'operazione sono scattate le manette per due bassanesi: si tratta di Claudio Fiorese, 48 anni, associato alla casa circondariale di Padova, al quale è stata sequestrata un’autovettura Volvo XC70, utilizzata per il reato e del 45enne Denis Pavin, ora rinchiuso nella casa circondariale di Vicenza, a cui è stata sequestrata per lo stesso motivo la propria macchina, una Fiat Punto. Il terzo a finire in carcere è Massimiliano Maria Mastroianni, 52 anni, originario di Roma e residente nel Trevigiano, nei confronti del quale è scattata una misura di custodia cautelare in carcere per reati fiscale e poi associato al carcere di Treviso. Agli arresti domiciliari si trova Paolina Maiolo, 44 anni, originaria di Vibo Valentia ma residente nel Vicentino e del 69enne trevigiano Galliano Nasato, a cui è stato sequestrato un appartamento di proprietà, utilizzato per il meretricio.

Secondo quanto emerso gli arrestati contattavano donne e transessuali dediti alla prostituzione, ricavando i numeri da svariati siti online di incontri, proponendo i vari alloggi evidenziando le potenzialità in termini di flusso di persone oppure di ambiente ottimale per la loro attività. In certi casi gli alloggi venivano adattati secondo le richieste, modificando ad esempio i colori delle stanze o dotandoli di servizi aggiuntivi tra cui il wi-fi. In alcune occasioni il servizio fornito era arrivato al punto di accompagnare in auto donne e transessuali agli appuntamenti. L'ipotesi degli investigatori è che ogni appartamento potesse fruttare almeno 2 mila euro mensili per un giro d'affari complessivo di 400 mila euro senza rendicontazione.
 
Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 10:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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