Minacciata per un anno, arrestato l'ex: «E' finito un incubo, finalmente torno a vivere»

Giovedì 30 Marzo 2023 di Maria Elena Pattaro
ROGO DOLOSO L'auto della barista bruciata dall'ex poco più di un mese fa a Treviso: ora l'uomo è in manette

TREVISO - «Finalmente lo hanno arrestato, a cinque chilometri da casa mia. Era qui, mi spiava: sicuramente mi avrebbe ammazzata. Oggi finisce un incubo: posso tornare a vivere. Ma chiedo anche giustizia. Insieme a lui deve essere punito chi lo ha aiutato a nascondersi per tutto questo tempo». Anna (nome di fantasia) torna a sorridere: c’è sollievo nelle parole della barista romena di 32anni che da oltre un anno viveva nel terrore di essere uccisa dal suo ex fidanzato.

Ieri all’alba il connazionale Daniel Ionut Neculae, 36 anni, è stato arrestato dalla polizia a casa di amici romeni.

Anna, come si sente adesso che il suo aguzzino è dietro le sbarre?

«Più sicura e tranquilla. Adesso posso dormire la notte senza il terrore che lui mi bruci la macchina o che mi piombi in casa per uccidere me e la mia bimba. Era vicinissimo: ospitato a cinque chilometri da casa mia. La notte stessa mi aveva mandato l’ennesimo messaggio di minacce: “Prima o poi ci troveremo occhi negli occhi e la polizia non arriverà in tempo”. Ero terrorizzata. Quella notte non sono riuscita a dormire: mi svegliavo ogni dieci minuti. Invece la polizia è arrivata eccome e lo ha preso».

Ha ancora paura?

«Un po’ sì perché ha tanti amici qui: gente poco raccomandabile che lo ha aiutato a nascondersi in questi mesi. Spero che vengano puniti per questo, non è giusto che la passino liscia. Potrebbe vendicarsi attraverso di loro o chiedere che continuino a tenermi d’occhio. Lui è pericoloso. In questi mesi mi ha detto pure che se dovesse andare in galera non ci resterà per sempre. "Anche mi mettono dentro, poi torno fuori. Io vivo solo per te, tornerò a cercarti”».

Cosa le ha dato la forza di andare avanti in questo incubo?

«La mia bambina di 6 anni: ho combattuto per lei. Non potevo permettere che crescesse nella violenza. Sono una donna forte, ne ho passate tante. Ma stavolta ho temuto il peggio: minacce di morte ogni due-tre giorni, la macchina bruciata. Il mio ex voleva a tutti i costi che tornassi con lui. Con quell’uomo ho passato solo paura».

Dove vi siete conosciuti?

«Su Facebook: ci siamo scritti per un bel po’ prima di metterci insieme. Si era presentato come una persona perbene: premuroso, innamorato. Dopo un mese però ho scoperto il suo passato criminale in Romania. Io non volevo stare con uno così: avevo una figlia piccola da crescere e un lavoro onesto. Lui non l’ha mai accettato. Mmi ero anche riavvicinata a lui per paura, dopo che mi era piombato in casa armato di coltello ».

Come è cambiata la sua vita nell’ultimo anno?

«Non era più vita. In queste ultimi giorni poi, sapendo che era tornato a Treviso e che mi spiava, mi sono rifugiata da mia sorella, non andavo più al lavoro e portavo di meno la mia bimba all’asilo per paura di trovarmi faccia a faccia con lui. Cercavo di non restare mai da sola ed era sempre in contatto con la polizia. Adesso posso riprendermi la mia vita di prima».

C’è un appello che vuole lanciare alle donne che purtroppo si trovano imbrigliate in una relazione tossica?

«A tutte dico di stare attente: non fidatevi mai delle persone conosciute sui social. E se l’uomo vi minaccia o vi fa del male denunciate, chiedete aiuto. Questo non è amore».

Ultimo aggiornamento: 07:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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