MONTEBELLUNA (TREVISO) - No al trasporto del bimbo disabile fuori Comune a spese dell'ente pubblico: scoppia la battaglia in tribunale. Un caso spinoso che riguarda un bimbo disabile che, fino allo scorso anno, ha frequentato la scuola dell'obbligo nel territorio cittadino.
Trasporto a scuola bambino disabile
Una richiesta assolutamente comprensibile, ma impegnativa per l'ente pubblico che, a sua volta, prima di esprimersi ha chiesto un parere preventivo, di fronte alla difficoltà non solo di garantire il trasporto, ma anche l'accompagnatore. E, sulla base di quel parere, ha detto no alla famiglia. Una scelta che papà e mamma non hanno accettato facendo ricorso al Tribunale di Treviso. La coppia, infatti, come si legge nella delibera, «ha citato in giudizio avanti il Tribunale di Treviso il Comune di Montebelluna, al fine di ottenere un provvedimento giudiziale d'urgenza che costituisca l'obbligo in capo al Comune di predisporre immediatamente, a favore del minore, il servizio di trasporto scolastico con accompagnatore da e verso l'istituto scolastico». La questione verrà discussa davanti al giudice il prossimo 16 dicembre. L'amministrazione assicura però che «la questione dedotta nel presente contenzioso è stata oggetto di esame e di approfondimento in sede stragiudiziale, in considerazione delle rilevanti ripercussioni dal punto di vista organizzativo ed economico connesse all'istanza formulata dai ricorrenti». In sostanza, se si è deciso per il no lo si è fatto alla luce di precise indicazioni. Ora, in tribunale, la sua difesa verrà assunta dallo studio Barel di San Vendemiano. E, in ogni caso, qualcuno avrà da perderne, o una famiglia con un bimbo in difficoltà. O un Comune che deve fare i conti con le risorse.