Ballo latinoamericano, Tommaso ed Eva Delia baby campioni del mondo

Sabato 2 Aprile 2022 di Elena Filini
Eva e Tommaso con gli insegnanti Alice Chiocchi e Alex Salvador

VITTORIO VENETO - Tommaso ed Eva Delia: neppure 18 anni in due e già un titolo mondiale in danza latinoamericana nella categoria Sillabus.

Abitano a Vittorio Veneto i due campioncini mondiali. Hanno iniziato a danzare per gioco e ballano in coppia da circa un paio di anni. Tommaso ha nove anni, otto ne ha Eva Delia. Ai recenti campionati mondiali di danza sportiva di Pieve di Cento (Ferrara) nella categoria danza latinoamericana hanno sbaragliato gli oltre trenta concorrenti provenienti da tutto il mondo.

DUE TALENTI

«Per i piccoli è un gioco, sono abituati a vincere. Per le famiglie è stata un'enorme soddisfazione» spiega Alex Salvador, che insieme alla compagna Alice Chiocchi gestisce l'associazione sportiva dilettantistica IDance di Colle Umberto. «Hanno iniziato a ballare nel 2018, sono stati la nostra prima coppia. Sono bravi, affiatati, dotati. Per noi è una conferma: significa che il metodo funziona». Iniziano piccolissimi. Perché questo tipo di danza è una disciplina sportiva. C'è chi sceglie lo sport, chi prova e poi si appassiona, come nel caso di Tommaso ed Eva Delia. «Anch'io sono partito dal calcio per poi approcciare la danza sportiva. Presto ho capito che sarebbe diventato il mio mondo» conferma Salvador. Resta un tema suggestivo: è arte o sport? «La danza sportiva è un connubio di arte e sport e come tutte le arti si basa sulla trasmissione di messaggi che fanno scaturire certe sensazioni in chi li riceve - spiega il maestro - La danza sportiva, svolta ad alto livello, richiede un impegno fisico importante, tale da collocarsi fra il calcio e la maratona in termini di dispendio energetico, come dimostrato da recenti studi. Inoltre fin dai primi passi sono richieste all'atleta certe capacità specifiche quali la coordinazione, la fantasia motoria, la forza esplosiva, la forza elastica, l'equilibrio, la rapidità e molte altre ancora. Tutte capacità che rendono il danzatore un vero e proprio atleta».

IL FUTURO

Per questo Alex e Alice hanno girato il mondo esibendosi in molte competizioni. Il focus di questo tipo di danza non è quindi il teatro ma la parte agonistica. «La nazione che più ci ha dato soddisfazione sotto questo profilo è l'Australia. Poi, pur continuando l'attività professionale, abbiamo scelto anche di dedicarci all'insegnamento». Questo è il primo anno in cui i campionati mondiali sono aperti alla categoria 6-9 anni. Per questo hanno deciso di far competere i loro enfant prodige. «Sono stati davvero bravi, abbiamo capito da questa affermazione che la danza sportiva potrebbe diventare il loro futuro».
 

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