SAN ZENONE - Baby vandali scatenati a San Zenone e nella frazione di Liedolo: tombini scoperchiati, segnali spaccati, grondaie del centro polivalente prese a calci, panchine rotte.
LE SCORRIBANDE
Due raid in pochi giorni. Il primo contro il centro polivalente “La Roggia” di via Caozocco. Qui i giovani vandali si sono divertiti a colpire i muri con le biciclette a danneggiare alcune sedute. Non solo: hanno pure preso a calci le grondaie, ignari - o forse incuranti - di avere gli occhi elettronici puntati addosso. Lunedì pomeriggio la replica: la banda ha bissato “l’impresa” scorrazzando stavolta nella frazione di Liedolo, dove ha preso di mira la segnaletica dei sentieri, l’orto della scuola elementare, un capitello e persino una moto parcheggiata, a cui sarebbero stati staccati alcuni pezzi, stando alle segnalazioni dei residenti. Il rientro dal ponte del 25 aprile è stato molto amaro per i bambini e gli insegnanti delle elementari “Barbarigo”. Nessuno si aspettava infatti che durante le vacanze qualcuno danneggiasse l’orto a cui le classi si erano dedicate con tanta cura, sotto lo sguardo attento delle maestre e con l’auto di qualche genitore. La banda di teppisti ha divelto il cartello e lo ha gettato nel fosso, ha rovesciato la cisterna che raccoglieva l’acqua piovana, rotto i tubi dell’irrigazione e fatto a pezzi i pali di bambù che sorreggevano le piantine di piselli. «È la prima volta che ci capita una cosa del genere - commenta l’istituto -. È un vandalismo che ci lascia amareggiati. La cosa peggiore è stato dover spiegare agli alunni che il loro lavoro era stato distrutto. Ci sono rimasti molto male». Tra gli adulti regna invece la rabbia: «È un atto a dir poco vergognoso, che ha colpito i nostri bambini - commenta un residente -. Ora si rimboccheranno le maniche per riparare i danni. Sicuramente non mancherà l’aiuto dei genitori se richiesto». L’uomo lancia poi un duplice appello, a eventuali testimoni e ai responsabili: «Primo: se qualcuno ha visto o sentito qualcosa avvisi le autorità - scrive il residente sul gruppo Facebook del paese -. Secondo: se qualcuno di questi vandali legge, si vergogni perché hanno colpito dei piccoli».
IL FENOMENO
San Zenone è alle prese con episodi vandalici ormai da mesi, come succede del resto in molti altri comuni della Marca: da Mogliano a Casale sul Sile, da Treviso a Possagno. «Sono gesti da condannare nel modo più assoluto perché si tratta di vandalismi - commenta il sindaco -. Ma reprimere e punire non basta. Dobbiamo anche rieducare i responsabili offrendo loro delle alternative per evitare che si sfoghino in questo modo. Evidentemente bisogna pensare a spazi di ritrovo adeguati, in cui possano stare insieme e divertirsi in modo positivo». L’amministrazione sta lavorando a un progetto pensato proprio per gli adolescenti insieme alla cooperativa La Esse. «Metteremo in campo anche gli operatori di strada e coinvolgeremo le loro famiglie perché l’educazione parte da lì» chiude il sindaco, fiducioso di riuscire a mettere un freno all’ondata di vandalismi, sintomo a suo avviso di un disagio giovanile ben più profondo.