Attacco della baby gang nella sala prove di Casier: strumenti sfondati e porte distrutte, danni ingenti

Venerdì 28 Aprile 2023 di Valeria Lipparini
Attacco della baby gang nella sala prove di Casier

CASIER (TREVISO) - Una sfida tra ragazzini. Compiuta in due tappe. Obiettivo: sfasciare, spaccare, distruggere. E poi, una volta finita la devastazione, sono scappati lasciando la loro firma “pull up”. È una baby gang quella che la notte tra sabato e domenica ha devastato la sala prove nella ex scuola di via Peschiere 18, struttura che ospita le associazioni culturali e no profit di Dosson. Lo avevano già fatto tre settimane fa. E l’allarme cresce. Anche perchè i danni sono ingenti.
La distruzione è stata scoperta dai giovani che gestiscono la sala prove, domenica pomeriggio. Hanno trovato la porta con serratura elettrica anti-intrusioni sfondata a calci. E, all’interno, tutto distrutto. La batteria smontata e i pezzi sparsi sul pavimento, così come i tre amplificatori e l’impianto voce.

I mobiletti a muro rovesciati e il contenuto sparpagliato a terra. La scorribanda dei giovinastri è proseguita, stanza dopo stanza, vandalizzando i locali che ospitano diverse associazioni. 

I danni

Nella sede dell’Avis hanno buttato a terra gli indumenti raccolti per essere donati ai poveri, così come diverse scatole di cibo. Si sono accaniti anche contro un piccolo presepe. La stessa sorte è toccata alle sale che ospitano il Centro italiano femminile (Cif), le sezioni artiglieri, l’associazione nazionale carabinieri, la palestra e gli spogliatoi del gruppo gli Amici del Cuore. Non sono state risparmiate nemmeno le stanze che il Comune ha adibito ad archivio.
Un assalto vandalico a tappeto: nulla è stato saltato, nulla risparmiato. «Le porte erano tutte chiuse a chiave e sono state buttate giù a calci - dice Riccardo Poggi, che gestisce la sala prove - quando sono entrato nella nostra sala mi si è stretto il cuore. Ho visto gli strumenti a pezzi, a terra. E mi sono chiesto il motivo di tanta ferocia contro cose che sono nella disponibilità di tutti. È come se avessero rotto le porte di casa loro. È come se avessero rotto le cose di loro proprietà a cui tengono di più».
Ma non era la prima volta. La baby gang aveva compiuto un primo assalto esplorativo tre settimane fa nella stessa sede delle ex scuole di Dosson. «Avevano aperto un paio di porte e buttato per terra qualcosa. Abbiamo pensato ai ladri. Ma non mancava nulla. Poi, questo secondo assalto, la denuncia ai carabinieri. E la certezza che si tratti di baby gang». I militari dell’Arma hanno aperto le indagini e stanno visionando le telecamere di sorveglianza. Poggi ha affidato il suo disappunto al web: «I genitori dovrebbero stare più attenti ai loro figli. Vedo tanti ragazzini qui davanti che fumano e bevono a dismisura. Io che sono alto due metri, capelli lunghi e giubbetto con le borchie, non li capisco. Non fanno niente del loro tempo, se non danni e disastri. Che vangano a suonare con noi».
Intanto, approfittando della festività del 25 aprile, ignoti hanno colpito un self service di carburanti, in via Zermanesa, a Mogliano. Hanno scassinato la colonnina dove si effettuato i pagamenti in banconote e se ne sono andati con l’incasso di circa 1700 euro. Hanno anche danneggiato il quadro elettrico dell’impianto per rendere inattiva illuminazione e videosorveglianza. Indagano i carabinieri.

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