Contro le baby gang, il sindaco di Treviso Mario Conte scrive ai ministri: «Serve un nuovo modello sociale per i giovani»

Martedì 7 Marzo 2023 di Redazione web
Contro le baby gang, il sindaco di Treviso Mario Conte scrive ai ministri

TREVISO - «Un nuovo modello sociale per i giovani». È l’appello lanciato al Governo dal sindaco di Treviso Mario Conte che questa mattina ha inviato una lettera ai Ministri Calderone (Lavoro e Politiche Sociali), Valditara (Istruzione e Merito), Bernini (Università e Ricerca), Sangiuliano (Cultura), Schillaci (Salute), Abodi (Sport), Roccella (Famiglia, Natalità e Pari Opportunità) e Alberti Casellati (Riforme Istituzionali) con alcune considerazioni per dare avvio ad un confronto concreto e proficuo sul tema del disagio giovanile. «Ho avuto modo di trascorrere un considerevole numero di ore tra i tanti gruppi di giovani e adolescenti che frequentano la città, soprattutto nel weekend», si legge nella missiva del primo cittadino. «Ho assistito a gravi episodi di maleducazione ed emulazione dei contenuti “virali” sui social ma anche alla loro timidezza, all’inquietudine, al loro bisogno di essere ascoltati e compresi.

Una realtà, questa, comune ai medi e grandi centri del nostro Paese».

Contro il fenomeno baby gang, le proposte del sindaco

«Sarebbe facile attribuire le colpe di questa condizione alle famiglie, alla scuola, alle istituzioni che non creano le condizioni adeguate, all’imperversare di internet, dei social network e delle chat», prosegue il sindaco. «La necessità è però quella di un modello sociale: i ragazzi ci dimostrano quotidianamente che dove c’è presenza, attenzione, ascolto e coinvolgimento ci sono impegno, soddisfazioni, motivazione». Da qui le proposte di «dare continuità all’attività sportiva, attraverso un sistema di contributi statali che possa portare tecnici qualificati o la possibilità di istituire polisportive scolastiche che partecipano ai campionati organizzati dalle varie federazioni; l’ampliamento dell’offerta in un’ottica extra scolastica, per renderla un riferimento positivo e sicuro per i ragazzi, grazie all’offerta di proposte alternative a quelle formative e in grado di far esprimere gli scolari nello sport, nelle arti e nel sociale, tutto ciò in alleanza con le associazioni del territorio, così da offrire riferimenti positivi attivi nel territorio. Infine, intervenire supportando le famiglie nella crescita dei bambini: è noto come le esperienze nella fascia d’età 0-6 siano fondamentali per la crescita della persona e per il futuro dei nostri giovani. Sarebbe importante offrire a tutte le famiglie italiane il supporto educativo dei servizi asili nido e delle scuole dell’infanzia valutandone l’obbligatorietà».

Il nuovo modello sociale di Treviso

Il sindaco chiude il suo intervento proponendo la Città di Treviso come un laboratorio per un nuovo modello sociale, facendo seguito al progetto nato con il Patto di Treviso, che ha visto la creazione di un osservatorio per la disciplina dei rapporti tra informazione e infanzia, sottolineando l’importanza di un utilizzo corretto delle nuove piattaforme da parte dei minori. «Con il Patto di Treviso, nell’ultimo anno la nostra città ha creato un osservatorio per la disciplina dei rapporti tra informazione e infanzia, sottolineando l’importanza di un utilizzo corretto delle nuove piattaforme da parte dei minori. Il progetto è nato dallo studio e dalla proposta di aggiornamento della Carta di Treviso in collaborazione con Telefono Azzurro. Ed è proprio partendo da questo osservatorio che Treviso si propone ad essere un laboratorio per un nuovo modello sociale. Anche da questo impegno può nascere un confronto serio e un monito ad avviare una stagione di riforme. Chiudo questo mio intervento lanciando un appello alla condivisione di tutte quelle proposte utili a dar vita a riforme organiche che finalmente diano ai nostri ragazzi gli strumenti migliori per crescere e coltivare le proprie ambizioni e aspirazioni. Treviso, nella costituzione di un nuovo modello sociale, vuole esserci».

Ultimo aggiornamento: 14:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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