Baby gang, la metà dei commercianti non si sente al sicuro

Mercoledì 20 Luglio 2022
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TREVISO - Letti questa mattina, 20 luglio, i dati dell'osservatorio congiunturale dell'Unione provinciale di Treviso per il secondo trimestre dell'anno. Il focus ha riguardato in particolare il fenomeno delle baby gang, questi gruppi di ragazzi minorenni che portano scompiglio nelle varie città trevigiane. Da un lato ci sono i commercianti sensibilmente preoccupati per la questione. Dall'altra i dati che sottolineano come ci siano pochi furti e rapine legate al fenomeno dei giovani e come, per la maggior parte dei casi, si tratti solo di confusione, schiamazzi e pochi gesti concreti. «E' attraverso la conoscenza del territorio che riusciamo a fare interventi mirati - ha spiegato il prefetto Angelo Sidoti - Circa la metà dei commercianti ha la percezione di questo fenomeno che provoca danni. Ma si tratta di una sensazione, di un sentimento. I dati rispetto agli anni 2018/2019 laddove non sono in diminuzione, sono stabili. La preoccupazione che viene espressa riguarda sempre un contesto generale e non fattori di criminalità nei confronti degli esercenti. Noi assistiamo ad un momento dove c'è la ripresa dello stare insieme, della convivialità e i gesti dei ragazzi sono un po' più effervescenti. Ma laddove non vengono manifestati con atti di violenza, veri e propri atteggiamenti di baby gang, è un fenomeno di presenza rumorosa ed effervescenza giovanile che in una persona di un'altra età può provocare disagio». 

Video di Felice De Sena, Nuove Tecniche

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