«Ti taglio la gola»: baby bulli già alle scuole elementari

Martedì 1 Giugno 2021 di Laura Bon
PAURA Baby bulli in azione alle elementari di Pederobba
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PEDEROBBA - Baby bulli alla primaria di Pederobba: quattro genitori lanciano l’allarme. Secondo loro, in paese, ci sarebbero dei baby bulli. Ovvero dei ragazzini di dieci anni, quindi di quinta elementare, che tormenterebbero i loro figli, minacciandoli con frasi ed atteggiamenti offensivi e pericolosi. Gli stessi ragazzini avrebbero anche picchiato due bambine. Una situazione pesante, tanto che le famiglie in questione hanno deciso di scrivere, oltre che al primo cittadino Marco Turato, anche ai Carabinieri e al dirigente scolastico dell’Istituto, per informarli di una situazione a dir poco allarmante. Tanto che non escluderebbero lo spostamento dei figli in altri istituti scolastici.
 

I PROTAGONISTI
I bambini, di origine straniera, sottopporrebbero a offese e minacce i figli dei quattro firmatari della lettera. Ciò accadrebbe durante le ore di lezione, nel corso dell’intervallo, ma anche nel caso in cui i ragazzini si trovino fuori scuola, ad esempio a mangiare un gelato. Secondo i quattro genitori la situazione sarebbe davvero incandescente ed allarmante, a base di frasi come «ti uccido, ti taglio la gola, ti riempiamo di botte se ti troviamo in giro» oltre ad affermazioni sull’aspetto fisico. In particolare, a qualcuno i ragazzini darebbero del «ciccione» dicendo, in sostanza, che per questo deve essere picchiato. «Le famiglie da cui mi arrivano queste segnalazioni -spiega il primo cittadino Marco Turato- sono indubbiamente affidabili. Ovviamente, però, voglio andare a fondo della cosa. Innanzi tutto, ho dato incarico all’avvocato del Comune di approfondire la questione, dato che io sono via fino a fine settimana. Prima di tutto vanno contattati i genitori dei presunti bulli, poi, magari, anche i loro figli». Ovviamente, il sindaco stesso vuole capire se la questione si protraesse da tempo o se si tratti invece di un episodio estemporaneo. All’interno del Comitato genitori il presidente assicura di non aver mai saputo nulla di simili episodi, nonostante dei figli frequentino lo stesso istituto. Intanto, comunque, la scuola si sarebbe attivata attraverso i docenti delle classi in cui si trovano questi alunni. 
 

LE VOCI
E ad aggravare il quadro contribuiscono le voci di bambini che girerebbero in paese con coltellini e di minori che non verrebbero controllati a sufficienza dalle loro famiglie. Non è la prima volta, peraltro, che l’amministrazione di Pederobba deve intervenire per far fronte a gesti di bullismo e vandalismo nel Comune. Risale allo scorso autunno, in particolare, un’operazione coordinata dal sindaco nei confronti di un paio di adolescenti che da tempo si intrufolavano, scassinando gli infissi, nell’eremo di Sant’Elena a Onigo e nella vicina casetta, abitata un tempo dai frati. Due ragazzi di origine marocchina, in quell’occasione, avevano dimostrato di non aver nessun rispetto per il luogo. Gli stessi avevano addirittura preso dei materassi dalla casetta per portarli all’interno della chiesetta adiacente, consumando bevande e alimenti e lasciando tutto in disordine. Ma anche fumando all’interno. E’ stato però lo stesso sindaco, con un gruppo di supporter, a coglierli in flagranza. «I due episodi non hanno la stessa origine -assicura ora il primo cittadino- anche perché i ragazzi che compivano i vandalismi sono più grandi». Un aspetto, quello dell’età, che non può non preoccupare. 
 

Ultimo aggiornamento: 07:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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