Il blocco alla plastica travolge la Dopla: azienda in concordato, 130 lavoratori a rischio

Mercoledì 1 Febbraio 2023 di Mauro Favaro
La Dopla di Casale sul Sile

CASALE - Quasi 130 lavoratori con il fiato sospeso. Sono quelli impegnati nello stabilimento Dopla di via Nuova trevigiana a Casale sul Sile. L'azienda, colosso trevigiano delle stoviglie di plastica con un giro d'affari da oltre 200 milioni di euro, è arrivata al concordato. Proprio ieri, 31 gennaio, i sindacati hanno firmato con il Ministero la cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività. Dopo la cassa integrazione ordinaria aperta all'inizio dell'anno, e valida fino a febbraio, si tratta di un paracadute generale.

In realtà le situazioni sono diversificate.

LA SITUAZIONE
Nel quartier generale di Casale si sta lavorando a scartamento ridotto. A livello complessivo, si attende la cessione totale di Dopla a un fondo che fino allo scorso luglio aveva già finanziato l'azienda. Un'operazione che consentirebbe allo stabilimento trevigiano di lavorare in continuità. «Si parla di 13 esuberi, ancora da definire, tra l'area produttiva e il magazzino -fa il punto Massimo Messina, segretario generale della Filctem Cgil di Treviso - che potrebbero passare per l'individuazione di chi eventualmente si trova nelle condizioni di poter accedere in modo volontario a percorsi di uscita». Il discorso è invece diverso per l'altro stabilimento italiano: quello di Manfredonia. Stando a quanto si apprende, il fondo non è interessato a quest'ultimo. E di conseguenza per i 65 lavoratori impegnati in Puglia le cose sono più complicate. Per il polo attivo nel meridione ci sarebbe un terzo soggetto interessato. Ma al momento non ci sono certezze a riguardo. «C'è stata una tempesta perfetta - spiega Gianni Boato, segretario generale della Femca Cisl di Treviso e Belluno - le recenti normative europee sulla plastica (che di fatto hanno bandito le stoviglie monouso, ndr) hanno limitato di molto l'attività di Dopla. Le catene della grande distribuzione, poi, hanno portato avanti una sorta di boicottaggio. E il mercato ha iniziato a vacillare». L'iniezione di nuovo capitale non è stata sufficiente. Le banche si sono via via defilate. «La proprietà, dal canto suo, ha provato a percorrere diverse strade, puntando anche sulla carta e su prodotti biodegradabili - continua il sindacalista della Cisl - ma alla fine sono emerse le difficoltà, aggravate dall'emergenza Covid e di seguito dall'aumento dei costi energetici».

I PROSSIMI PASSI
Adesso si attende di capire se e quando l'amministratore delegato Carlo Levada perfezionerà il passaggio di Dopla al fondo finanziario. «L'obiettivo ora è portare i lavoratori da una parte all'altra specifica Boato per quanto riguarda Casale, si attende il buon esito della vendita, per poi ripartire in continuità». Oggi ci sarà un incontro tra gli stessi sindacati e la Regione Veneto. «Si sta definendo un accordo riguardante anche l'organizzazione del lavoro», sottolinea il sindacalista della Cgil. «Stiamo parlando di un marchio storico e di un'azienda leader nel proprio settore con grandi potenzialità, che lavorava anche a ciclo continuo tira le fila Messina le direttive europee hanno portato le prime difficoltà. L'azienda ha tentato di diversificare. Ma poi i problemi si sono ampliati. Ora puntiamo a fare in modo che si possa definire un percorso per garantire la continuità del lavoro».

 

Ultimo aggiornamento: 16:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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