RIESE PIO X (TREVISO) - «Non penso che protestare e ribellarsi senza rispettare le norme sia l'unico modo per far sentire la propria voce. Si parla della vita e della salute delle persone, e per questo è indispensabile rispettare le regole». Chiara Durante, titolare di Flow Lab, uno studio di allenamento funzionale e posturale a Riese Pio X parla a nome di tutte quelle palestre e centri fitness che si stanno reinventando dopo la chiusura del settore, rispettando però le regole.
STUDIO SUBITO CHIUSO
La titolare di Flow Lab ha aperto il suo studio di allenamento funzionale e posturale il 7 settembre 2020 e, poco più di un mese dopo, il governo ha optato per la chiusura anche di questo settore. Chiara, però, non si è demoralizzata e ha cercato dei metodi per continuare il suo lavoro e la sua passione, pur nel rispetto delle regole. La sua auto trasformata in una palestra è emblematica. Con pesi e attrezzi nel bagagliaio, Chiara si dirige nelle abitazioni dei tesserati e abbonati per offrire loro servizio a domicilio. La sua idea era quella di noleggiare un furgone, per riuscire a munirsi di tutto il necessario e svolgere le sue lezioni nei parchi pubblici, idea che poi è decaduta per mancanza di fondi. «Avevo pensato anche di continuare il mio lavoro nel parcheggio, ma essendo le mie lezioni a favore di un movimento naturale e a corpo libero, mi sembrava fosse più logico esercitarsi nella natura» continua Chiara che, con la sua protesta legale, offre una palestra itinerante per poter dare alle persone la possibilità di continuare a muoversi in sicurezza e con la presenza di una guida che aiuti a svolgere gli esercizi correttamente.
LO SPORT E' FARE SQUADRA
La titolare prova rabbia nei confronti di quei colleghi del mondo sportivo che non rispettano le regole, mettendo in pericolo la salute delle persone. Però è anche molto determinata e dopo aver raggiunto l'obiettivo di aprire uno studio tutto suo, si è reinventata con la sua auto-palestra per continuare la sua passione diventata poi lavoro. Dopo aver ringraziato il proprietario dello stabile che l'ha ha aiutata con gli affitti, Chiara Durante sottolinea come lo sport sia anche fare squadra e come solo con il sacrificio di tutti sia possibile uscire da questa situazione. «Siamo nell'ambito sportivo e mi viene in mente un paragone: l'atleta che fa uso di doping, non rispetta le regole e deve pagare. Allo stesso modo, anche in questo caso, chi non rispetta le regole imposte dal governo per salvaguardare la vita e la salute delle persone, deve pagare le multe previste per questo tipo di violazioni». Infine, la conclusione: «Meglio una sconfitta pulita che una vittoria sporca. Lo sport è anche rispettare le regole e accettare di battersi lealmente. Io preferisco perdere piuttosto di imbrogliare o vincere slealmente».