Auto di una barista incendiata nella notte: «E' stato il mio ex». Minacce via chat. «Ho paura che uccida me e la bambina» Video

Sabato 18 Febbraio 2023 di Maria Elena Pattaro
Quello che resta della Citroen C3 divorata dalle fiamme in via Ugo Foscolo

TREVISO - Auto incendiata nella notte sotto una palazzina vicina allo stadio Tenni. «E' stato il mio ex, mi perseguita da un anno. Minaccia di uccidere me e la mia bambina di 5 anni se non torno con lui. Il giorno prima mi ha scritto "Vuoi l'acido in faccia o ti brucio la macchina?"».

A puntare il dito è la proprietaria della Citroen C3 data alle fiamme. La barista romena non ha dubbi sull'autore del rogo: si tratterebbe dell'ex compagno, un connazionale di 36 anni. 

L'incendio è divampato nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 febbraio, verso l'1.30. La vettura, acquistata nel 2021 e che la proprietaria aveva appena finito di pagare, era parcheggiata sul retro della palazzina. Lo scoppio di vetri e pneumatici, avvolti dalle fiamme, ha svegliato l'intero condominio. Così è scattata la telefonata al 115. I vigili del fuoco hanno spento le fiamme ed evacuato la palazzina in via precauzionale. I residenti sono tornati nei loro appartamenti soltanto dopo un paio d'ore, a operazioni concluse. Ora i pompieri stanno eseguendo ulteriori acertamenti. Ma sulla matrice dolosa sembrano esserci pochi dubbi. Sull'episodio, che ha tutta l'apparenza di un grave atto intimidatorio, sta indagando anche la polizia, a cui la donna aveva già denunciato i comportamenti persecutori e le minacce del suo ex nei giorni precedenti. L'ultima segnalazione risaliva a poche ore prima, quando lui si sarebbe presentato sotto casa sua. Gli ultimi messaggi ricevuti la fanno ancora rabbrividire: «Vuoi l'acido in faccia o ti brucio la macchina? Con me o con nessun altro». 

A marzo dell'anno scorso l'uomo era piombato nell'appartamento della barista e l'aveva minacciata con un coltello da cucina. Lo straniero era stato arrestato e sottoposto alla misura cautelare di divieto di avvicinamento: un provvedimento non più attivo e che comunque in questi mesi non gli avrebbe impedito di continuare a vessare sia la ex, sia la sua famiglia. Tanto che la donna si era rifugiata per tre mesi in Romania. Approfittando della sua assenza, il 36enne avrebbe utilizzato il suo garage. Una circostanza che aveva contribuito ad alimentare ancora una volta i dissidi tra i due. «L'ho già denunciato, cos'altro devo fare? Spero lo arrestino e lo tengano in carcere. Ho paura che uccida me e la mia bambina» conclude la donna, spaventata.

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Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 13:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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