Autista accoltellato, già libero il 21enne che l'ha aggredito: «Mi sono chiuso nel bus, ero terrorizzato»»

Giovedì 21 Aprile 2022 di Giuliano Pavan
Un autobus della Mom
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TREVISO - «Ho solo cercato di difendermi perché, in quel momento, ho avuto davvero molta paura. Poi mi sono chiuso dentro l'autobus per evitare guai peggiori e ho aspettato le forze dell'ordine». Poche parole, confidate a un paio di colleghi e al presidente della Mom, Giacomo Colladon, dall'autista che martedì pomeriggio è stato aggredito da un ragazzo brasiliano di 21 anni (poi arrestato) a Nervesa della Battaglia. L'uomo ha riportato ferite lievi, la sua prognosi è di 7 giorni per i tagli alla mano riportati per fermare la furia del giovane il quale, armato di coltello, dopo essere stato fatto scendere dall'autobus perché sprovvisto di biglietto ha reagito tirando fuori l'arma e affrontando l'autista. «È ancora sotto choc - sottolinea Colladon - e non sarà facile per lui superare questo trauma. È stato un episodio molto più grave di altri che si sono verificati in passato: dimostra infatti che c'è chi gira con un coltello in tasca ed è pronto a usarlo.

Per quanto ci riguarda, è un dato di fatto che è impossibile gestire un servizio di trasporto pubblico con situazioni del genere».

IL PROCESSO
Nel frattempo il 21enne è già tornato in libertà. Ieri mattina, 20 aprile, alle 11.30, dopo una notte passata in cella il brasiliano è arrivato in tribunale a Treviso portato da tre carabinieri della compagnia di Montebelluna. In aula, per il processo per direttissima, ad attenderlo c'era un sostituto dell'avvocato Rebecca Bonazzon, che gli è stato assegnato d'ufficio. Il giudice Umberto Donà gli ha letto le imputazioni per le quali è chiamato a rispondere: lesioni aggravate dall'uso dell'arma, resistenza aggravata a pubblico ufficiale e porto abusivo di oggetti atti a offendere (oltre al coltello, in tasca gli è stato trovato un catenaccio, ndr). Nel corso dell'udienza nulla ha detto sull'episodio di Nervesa della Battaglia. «Mi avvalgo della facoltà di non rispondere» ha riferito al giudice, mentre il suo legale ha chiesto un termine a difesa per ricorrere a un rito alternativo. Probabilmente un patteggiamento ma, se non sarà raggiunto un accordo con la Procura, opterà per il rito abbreviato che garantisce lo sconto di un terzo della pena. Il giudice, dopo aver convalidato l'arresto, ha concesso il rinvio (il processo si celebrerà il prossimo 24 ottobre, ndr) e rimesso in libertà il 21enne: come chiesto dal pm, il giovane è stato sottoposto all'obbligo di firma giornaliero nella stazione dei carabinieri di Nervesa della Battaglia.

L'EPISODIO
Erano circa le 15.10 di martedì quando, in piazza La Piave, il 21enne del posto è salito su un autobus della Mom diretto a Treviso. L'autista del 115, in assenza di biglietto, lo ha fatto scendere. Il giovane prima ha cominciato a prendere a calci e pugni la corriera, poi, quando l'autista è sceso, tra i due è nata una discussione e il ragazzo colpito con un pugno al corpo il dipendente della Mom. E ha estratto un coltello a serramanico, con il quale ha colpito l'autista, ferendolo al volto e a una mano. Un testimone che ha assistito alla scena ha chiamato i carabinieri che sono andati a prenderlo a casa, dove si era rifugiato. Al loro arrivo il 21enne ha cercato di scappare nuovamente, ma è stato bloccato e arrestato. Nel frattempo, l'autista della Mom è stato soccorso da un'ambulanza e portato all'ospedale di Montebelluna.

 

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