TREVISO - «Ho solo cercato di difendermi perché, in quel momento, ho avuto davvero molta paura. Poi mi sono chiuso dentro l'autobus per evitare guai peggiori e ho aspettato le forze dell'ordine». Poche parole, confidate a un paio di colleghi e al presidente della Mom, Giacomo Colladon, dall'autista che martedì pomeriggio è stato aggredito da un ragazzo brasiliano di 21 anni (poi arrestato) a Nervesa della Battaglia. L'uomo ha riportato ferite lievi, la sua prognosi è di 7 giorni per i tagli alla mano riportati per fermare la furia del giovane il quale, armato di coltello, dopo essere stato fatto scendere dall'autobus perché sprovvisto di biglietto ha reagito tirando fuori l'arma e affrontando l'autista. «È ancora sotto choc - sottolinea Colladon - e non sarà facile per lui superare questo trauma. È stato un episodio molto più grave di altri che si sono verificati in passato: dimostra infatti che c'è chi gira con un coltello in tasca ed è pronto a usarlo. Per quanto ci riguarda, è un dato di fatto che è impossibile gestire un servizio di trasporto pubblico con situazioni del genere».
IL PROCESSO
L'EPISODIO
Erano circa le 15.10 di martedì quando, in piazza La Piave, il 21enne del posto è salito su un autobus della Mom diretto a Treviso. L'autista del 115, in assenza di biglietto, lo ha fatto scendere. Il giovane prima ha cominciato a prendere a calci e pugni la corriera, poi, quando l'autista è sceso, tra i due è nata una discussione e il ragazzo colpito con un pugno al corpo il dipendente della Mom. E ha estratto un coltello a serramanico, con il quale ha colpito l'autista, ferendolo al volto e a una mano. Un testimone che ha assistito alla scena ha chiamato i carabinieri che sono andati a prenderlo a casa, dove si era rifugiato. Al loro arrivo il 21enne ha cercato di scappare nuovamente, ma è stato bloccato e arrestato. Nel frattempo, l'autista della Mom è stato soccorso da un'ambulanza e portato all'ospedale di Montebelluna.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout