Tecnico, dirigente, giudice di gara: l'Atletica piange Antonio Zambon

Mercoledì 5 Gennaio 2022
Antonio Zambon

VILLORBA - Quelli dell'Atletica Villorba lo chiamavano l'uomo della pioggia, perché non c'era brutto tempo che potesse tenerlo lontano dal suo amato campo d'allenamento. Antonio Zambon, spentosi lunedì 3 gennaio alla casa di riposo di Ormelle, dov'era ospite da qualche anno dopo aver superato alcuni seri problemi di salute, era un grandissimo appassionato di atletica. Aveva 78 anni, abitava a Fontane e per buona parte della sua vita aveva frequentato le piste, andando a ricoprire molteplici ruoli: tecnico, dirigente, giudice di gara, a seconda delle necessità, sia in ambito federale che del Csi. Negli anni '60 aveva fondato l'Audax Fontane, società da cui, qualche stagione dopo, per sua stessa iniziativa, nacque l'Atletica Villorba, sodalizio che oggi, guidato da Federico Criscuolo, ha superato i 40 anni d'attività.

Era un giovane allenatore, più spinto dalla passione che da una solida preparazione tecnica. Portò all'atletica, tra gli altri, Oddone Tubia, Lelio Miani, Luigino Conzon e l'indimenticato Adriano Dida Didonè. Figure che, terminata la carriera agonistica, hanno proseguito l'attività come tecnici e dirigenti, facendo in qualche maniera propria la lezione del maestro.

IL RICORDO
«Erano anni che definire pionieristici è poco - spiega l'ex presidente provinciale Tubia - Per me, che ero orfano di padre, Toni è stato una specie di secondo papà, che mi ha molto aiutato in tanti aspetti. Aveva cominciato come allenatore di mezzofondo, improvvisando molto come si usava in quegli anni, ma era soprattutto un educatore. Una persona di cui fidarsi e un punto di riferimento importante, anche se aveva pochi anni più dei ragazzi che allenava».

GLI INCARICHI
Per quasi 20 anni, all'attività di tecnico, giudice di gara e dirigente, Zambon affiancò incarichi a livello federale: fu consigliere provinciale della Fidal dal 1991 al 2009, andando a ricoprire un ruolo di primo piano nei periodi di presidenza di Ivo Merlo, Gianfranco Gagliardi e nel primo dei 4 mandati ricoperti da Tubia. È stato anche vicepresidente, tesoriere e segretario del Comitato provinciale e per lungo periodo, soprattutto durante la presidenza Gagliardi, divenne un fondamentale punto di riferimento per l'attività delle società trevigiane. Operaio tessile sino all'età della pensione, era vedovo da qualche anno. Lascia i figli Mauro, Christian e Rosy e sei nipoti. Ieri l'hanno ricordato anche il presidente della Fidal regionale, Francesco Uguagliati, e quello della Fidal provinciale, Dino Brunello. I funerali non sono ancora stati fissati.
 

Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 10:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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