Rivolta nelle case popolari, nasce il comitato dei residenti: «Devono ascoltarci»

Venerdì 28 Gennaio 2022 di Paolo Calia
Un'immagine delle case popolari in via Ronchese a Santa Bona

TREVISO - Un comitato formato da inquilini, ma anche dai proprietari, degli appartamenti popolari, sostenuto dall’ufficio legale di Fabio Capraro per dire chiedere il rispetto delle regole nei condomini dove la convivenza è sempre più difficile. Nasce a Santa Bona su iniziativa di Roberto Pinto, ex presidente del quartiere, e di Pierantonio Fanton, ex consigliere comunale che ha deciso di stracciare la tessera della Lega dopo esserne stato per anni uno dei volti più in vista almeno nelle periferie e che ora viene dato molto vicino a Fratelli d’Italia. E in pochi giorni, grazie anche a un passaparola via social, quella che era un’associazione di quartiere si sta già allargando a tutta la città. «Siamo stati contattati - spiega Pinto - anche da residenti di San Liberale, Sant’Antonino, San Zeno.

I nostri problemi sono comuni a tanti. Ci sono sempre più problemi di rispetto delle regole, la situazione sta diventando complicata. Cerchiamo qualcuno che ci ascolti e che faccia applicare le regole».


I NODI

Il malcontento che serpeggia nei quartieri, dove i problemi di convivenza tra residenti storici e nuove famiglie arrivate per lo più con la graduatoria dell’emergenza abitativa è ormai sempre più difficile, prende forma e sostanza. Ad aiutare il comitato è stato quindi chiamato Capraro, segno che questa volta si vuole fare sul serio. Sul tavolo le questioni sono tante: dai criteri utilizzati per assegnare gli alloggi, ai controlli che spesso latitano, alle difficoltà nel trovare interlocutori.


L’ASSISTENZA

«Negli alloggi popolari la tensione è evidente - osserva Capraro - sono stato chiamato da alcuni rappresentanti del comitato per dare una mano. E mi sono messo a disposizione, penso che da buon trevigiano sia giusto aiutare i miei cittadini. Mi hanno chiesto di scrivere qualche lettera o di preparare degli esposti. E, devo dire, qualcosa ho già fatto». Nello specifico Capraro ha già presentato una lettera/esposto per chiedere l’intervento dell’amministrazione a Santa Bona. E sotto il termine “convivenza” si nascondo vari cose: dai regolamenti condominiali calpestati all’abbandono dei rifiuti, fino agli schiamazzi che poi spesso sfociano in denunce. «Quello che mi interessa precisare - sottolinea però Capraro - è che questo comitato non nasce contro qualcuno, ma per dare una mano alle istituzioni. Mi sembra una cosa positiva». L’aiuto, in questo caso, è segnalare quello che non va. «Nell’assegnazione degli alloggi - per esempio - c’è sicuramente qualcosa da rivedere o quanto meno da chiarire. Il comitato vuole affrontare il problema con l’amministrazione. Per questo i suoi componenti mi hanno chiesto di aiutarli. E penso che anche l’amministrazione comunale possa trarne dei vantaggi».

Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 09:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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