Asco, è scontro sulle maxi bollette. Marchetto, presidente Plavisgas: «Nessuna attività a favore del territorio»

Giovedì 1 Settembre 2022 di Paolo Calia
Asco, è scontro sulle maxi bollette. Marchetto, presidente Plavisgas: «Nessuna attività a favore del territorio»
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TREVISO - «Vorremmo avere notizia anche di una sola iniziativa o proposta fatta da Asco Holding a difesa e a tutela del territorio in un periodo come questo, con aziende e famiglie in difficoltà per i continui aumenti». La bordata parte da Oscar Marchetto, presidente di Plavisgas, la società privata un tempo colonna portante dell’assemblea della Holding e liquidata al termine di una guerra interna furibonda, anche se ancora mantiene una piccola quota che le consente di rimanere un pungolo costante per l’attività del consiglio d’amministrazione guidato dal presidente Giorgio Giuseppe Della Giustina.

E adesso mette nel mirino la politica per il territorio varata dalla Holding. E lo fa alla luce delle maxi bollette che stanno soffocando famiglie e aziende, dei costi dell’energia sempre più insostenibili. A cominciare da quelli del gas, core business di tutta la galassia Asco. «Non è possibile che una Holding a maggioranza pubblica abbia come unico obiettivo quello di distribuire dividendi - rincara Marchetto - per fare questo si poteva benissimo stare con i privati».


IL DUELLO
Da Pieve di Soligo incassano il colpo ma non fanno una piega. Dire che i rapporti con Plavisgas siano tesi è poco. Sono praticamente inesistenti, ma la linea è quella di spiegare senza però scendere in conflitto aperto. E davanti all’accusa di non fare niente per il territorio, la Holding risponde con replica sintetica: «Da Asco Holding ricordano che, in questa fase emergenziale, diverse iniziative sono state varate da Ascopiave tra cui la possibilità di rateizzare la bolletta, lo stanziamento di importi significativi e la definizione di accordi con gli assessorati competenti dei comuni per venire incontro alle famiglie più bisognose». 


LA STRATEGIA
Il bersaglio di Plavisgas però non sono solo le bollette, ma soprattutto la visione strategica che, a loro dire, manca del tutto. «Sinceramente - continua Marchetto - non si ricorda di una sola attività della Holding a favore del territorio che non siano i dividendi. E non stiamo parlando della quotata, di Ascopiave, che deve perseguire il suo scopo che è quello di fare utili. Ma della Holding, nata per fare altro. Hanno speso una montagna di soldi per liquidarci dopo averci fatto la guerra, ma non hanno mai fatto proposte vere. A noi, lo ammetto, è andata anche bene. Ma non era di certo questo l’obiettivo per cui eravamo entrati nella Holding. Dalla Holding non abbiamo mai sentito niente sulle possibilità di approvvigionamento del gas, sulla politica dei rigassificatori, tanto per fare degli esempi. Proposte di ampio respiro che però possano garantire la continuità dei servizi e del lavoro. Non si è mai vista una sola iniziativa. In questo momento la Holding e il suo cda sono solo un’espressione politica». 


LO SCENARIO
Plavisgas adesso è in attesa che vada in porto la vendita di Asco Tlc, passaggio obbligatorio prima di avviare l’iter per rinnovare il cda della Holding: «Per vendere ci vorranno due anni. Noi interessati all’acquisto? Andremo prima a leggere i bilanci. Poi vedremo. La cosa fondamentale però è pensare a cambiare questo consiglio d’amministrazione, congelato per portare a termine la cessione della Tlc. Ma congelato anche nel pensiero e nella capacità di agire».
 

Ultimo aggiornamento: 17:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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