Ascensori fermi per morosità: anziana malata prigioniera nel palazzo della droga

Lunedì 29 Aprile 2019 di Elena Filini
Gli ascensori fuori servizio nel grattacielo di via Pisa, uno dei più degradati, dove si spaccia alla luce del sole
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TREVISO - Sei anziano, hai sempre pagato spese da condominio extra lusso, vivi ai piani più alti del condominio e devi fare la spesa o uscire per andare in farmacia. In un mondo normale schiacci il pulsante, entri in ascensore e scendi. Non nel condominio di via Pisa. Perchè qui, nella Tower House della droga, su oltre cento appartamenti, a staccare il proprio assegno bimestrale all’amministratore è sempre e solo un pugno di famiglie. Succede allora che di due ascensori gemelli e un montacarichi, nati per seguire le necessità ordinarie e le emergenze quotidiane di almeno 300 persone, non ne funzioni nemmeno uno. Il montacarichi è bloccato da anni. Il primo ascensore si è fermato per un banale guasto 10 giorni fa e non è mai stato riparato. E il secondo, forse a causa dell’overworking, ha avuto un problema due giorni fa bloccandosi con tre persone dentro. I vigili del fuoco sono intervenuti per liberare gli occupanti, ma non possono fare altro.
 
RIPARAZIONI ADDIO
Si poteva ripararlo. Ma anche il manutentore ha dato disdetta a causa di una morosità troppo importante. E quindi, a oltre 65 anni, anche se sei un condomino modello con le spese fisse in regola e un appartamento di proprietà, resti prigioniero in casa tua. E nè l’amministratore, nè i vigili del fuoco possono fare nulla: nel condominio di via Pisa se non puoi muoverti per gravi problemi di salute non puoi semplicemente uscire di casa.  A meno che, presi dalla disperazione, gli altri condomini salgano al locale macchine del 20. piano, mettano le mani nel quadro elettrico e, con rischio personale, riattivino la corrente costringendo l’ascensore a ripartire di nuovo. Ma fino a quando? E con quali rischi per gli occupanti? Questa è la cronaca di un ordinario disservizio nella Torre trevigiana, nato edificio pionieristico e d’elite, finito in mano a occupanti abusivi e famiglie sempre indietro con le spettanze.
LA DENUNCIA
Così una condomina, oltre a denunciare il pesante disservizio, ha preso carta e penna e ha scritto al sindaco. «In questo momento persone in là con l’età, con dei problemi di salute molto gravi che impediscono di fare 17 piani a piedi, che hanno urgente necessità di uscire di casa, che pagano spese condominiali per mantenere la massa di morosi impegnata in buona parte nello spaccio di droga, non possono scendere di casa perché la situazione è questa: tutti gli ascensori sono bloccati». La causa, sottolineano i condomini, è il recesso del manutentore degli impianti dal contratto perché il proprio ingente credito nei confronti del condominio non viene onorato. Ovviamente a patire il disservizio sono proprio quelli che hanno sempre pagato anche per chi non lo fa. Il blitz di venerdì nel locale caldaia, chiariscono gli abitanti della Tower House, è stato effettuato in preda alla disperazione dopo aver richiesto, invano, soccorso. «Questa situazione -spiega un condomino- è dovuta alla cronica, diffusa morosità del 70-80% dei residenti, oltre addirittura alla morosità che interessa appartamenti utilizzati come alloggi per i “richiedenti asilo”. Ben lungi dal percorrere l’auspicato e sbandierato percorso di integrazione, trascorrono (sicuramente non tutti, ma molti, ndr) le giornate spacciando droga in qualsiasi ora, in condominio, sotto gli occhi di chiunque». Gli abitanti della Torre di via Pisa sperano nell’aiuto delle istituzioni perchè da soli non sono più in grado di fronteggiare la situazione. Ma, ad oggi nessuno è intervenuto per fare un check dell’impianto e mettere in sicurezza l’unico ascensore che viaggia in emergenza su e giù lungo i 60 metri d’altezza con il rischio di bloccarsi di nuovo.
Ultimo aggiornamento: 09:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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