«Quando scompare una figura come quella di Arcangelo ci si sente più soli e più poveri, perché uomini come Baseotto incarnano la storia del Veneto e del territorio nel quale sono vissuti e si sono fatti benvolere». Con queste parole, il gevernatore veneto, Luca Zaia, esprime il suo cordoglio per la scomparsa, a 101 anni, di Arcangelo Baseotto, lo storico barbiere di Tezze di Piave (Treviso) - lo fu anche del Feldmaresciallo Rommel - ma anche storico e orgoglioso bersagliere.
«Era così fiero della sua divisa - ricorda Zaia - da essere riuscito a partecipare all'adunata dei Bersaglieri di Vazzola del 2016 alla bella età di 99 anni, ma era anche orgoglioso del suo lavoro, di quella bottega di barbiere che, come nella miglior tradizione del nostro Veneto, rappresentava l'abilità di un mestiere antico, ma anche il punto d'incontro della gente della zona». «Arcangelo - conclude il Governatore - era un simbolo del territorio dove ha vissuto, ma lo è anche del Veneto migliore, con la sua storia, la sua tradizione, la sua umanità».
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