Appello a non vaccinarsi, il Centro di medicina liquida il dottor Gasparoni

Mercoledì 10 Agosto 2022
Il dottor Pietro Gasparoni
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ZERO BRANCO - Quell'appello No vax a disertare il vaccino, proprio nei giorni in cui il governo spinge per la quarta dose, gli è costato la sospensione della convenzione con il Centro di Medicina di Montebelluna. Il dottor Gasparoni, 73 anni di Zero Branco, noto endocrinologo aveva lanciato il suo proclama contro la vaccinazione usando la carta intestata della clinica privata, in cui esercita in regime di libera professione. Il suo messaggio aveva fatto il giro dei social, condiviso dalla galassia No vax. La clinica aveva preso subito le distanze, pronta a prendere eventuali provvedimenti. Che non si sono fatti attendere. «Si informa che a partire dalla data odierna, il dottor Gasparoni cessa la sua collaborazione con Centro di medicina» è la comunicazione divulgata ieri sul profilo Facebook della clinica.

Non sono mancate le proteste: non solo da parte di chi simpatizza con il pensiero antivaccinista ma anche da parte di chi si affidava da anni all'endocrinologo e ora perde un punto di riferimento. C'è addirittura chi giura di non voler più mettere piede nella clinica dopo questa decisione. Intanto la presa di posizione di Gasparoni viene stigmatizzata dall'Ordine dei medici. Lo si evince dalle parole di Luigino Guarini, presidente che, pur evitando qualsiasi riferimento al caso specifico, lascia chiaramente intendere quale sia la posizione dell'Ordine.

INTRANSIGENZA
«Non posso esprimermi sui casi specifici - dice - sia perché verrebbe inficiata qualsiasi procedura, sia perché ho appreso solo oggi dal giornale la questione. Su un aspetto però non ci sono dubbi: ognuno ha le proprie opinioni personali ma deve basarsi su quella che è la parte scientifica. Creare falsi allarmismi e false speranze è vietato dal codice deontologico. Inoltre, esprimere delle opinioni personali solo perché si ha un ruolo non risponde al nostro codice deontologico. Bisogna invece seguire la scienza». E lascia intendere che sul tema l'Ordine non transige. «L'Ordine - dice infatti Guarini - è attento sulle questioni che riguardano l'operato dei colleghi iscritti: sono tenuti al rispetto deontologico su cui l'Ordine è a sua volta tenuto a vigilare. Del resto siamo sempre stati molto attenti su questioni di questo genere».

IL RAMMARICO
Gasparoni ha spiegato ieri la sua posizione: «Voglio dimostrare il mio estremo rammarico - ha detto - per gli echi generati dalla mia personale valutazione e posizione medica, frutto della mia longeva esperienza professionale, in ordine alla adeguatezza o inadeguatezza dello strumento di prevenzione sanitaria, in quanto mai ho voluto rappresentare le valutazioni e posizioni del Centro di Medicina e mai ho voluto ingenerare l'ipotesi che le mie affermazioni avessero a che fare con scelte operative, bioetiche e attività sanitarie dell'Ente».

    
 

Ultimo aggiornamento: 10:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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