TREVISO - Pensione magra, ma un appartamento di proprietà da mettere a reddito. Il fatto però di aver scelto come affittuarie alcune «squillo» interessate a locali in cui poter esercitare ha causato ad un 62enne trevigiano un'incriminazione per favoreggiamento della prostituzione ed il suo rinvio a giudizio. A mettere in allarme i Carabinieri sarebbero stati alcuni residenti dello stesso palazzo, insospettiti dalle frequenti visite ricevute dalle coinquiline. L'attività sarebbe tuttavia proseguita per quasi due anni. Il processo è fissato per il prossimo mese.
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