Antonietta, a 90 anni in palestra: «Allenarsi fa bene a corpo e spirito»

Sabato 25 Febbraio 2023 di Alfredo Baggio
Antonietta Zardetto Pietribiasi in palestra

TREVISO - Novant’anni e non sentirli. Tanto da macinare ogni settimana chilometri e chilometri sulla cyclette o sul tapis roulant. Palestra almeno quattro volte a settimana, «e se mi riesce anche cinque» precisa Antonietta Zardetto Pietribiasi, da quasi quarant’anni assidua frequentatrice della Palestra De Ferrari di Treviso. «Ho iniziato a fare ginnastica quando avevo 45 anni - racconta Zardetto Pietribiasi -; all’inizio facevo dei corsi a corpo libero. Poi, quando ha aperto la palestra De Ferrari mi sono iscritta e non ho più cambiato».

RELAZIONI SOCIALI

In palestra Antonietta ha pure avuto modo di creare molte solide amicizie, alcune delle quali durano ancora oggi. «Era bello quando la palestra era ancora piccolina e ci si trovava sempre con le stesse persone - ricorda la donna - e qualche volta, una o due volte al mese ci organizzavamo anche per andare a fare una cena fuori. Adesso le cose sono un po’ cambiate». Se tanti anziani oggi preferiscono non frequentare palestre, parte della colpa è da attribuire al covid. Un ambiente la cui immagine è definita da persone vicine tra loro che sbuffano e sudano non ha certo aiutato questi esercizi commerciali nella ripresa post pandemia. Ma Antonietta non si lascia certo fermare da timori infondati e continua ad andare in palestra con regolarità, senza mai mancare un allenamento. «Della mia età non c’è più nessuno e anche tanti altri clienti anziani sono scappati spaventati dal covid - conferma Antonietta - ma a me non interessa. La palestra mi fa bene e voglio essere autonoma fino alla fine. Immaginare qualcuno che debba farmi da mangiare o addirittura lavarmi mi fa rabbrividire. Voglio morire in piedi».

IN GRAN FORMA

E con forza e determinazione Antonietta persegue il suo desiderio di salute e benessere, nonostante qualche acciacco, naturale conseguenza di un’età che, nel suo caso, sembra essere solamente un numero. «Mi sento fortunata. L’ultima volta che ho fatto gli esami del sangue tutti valori erano a posto. Certo, alcuni esercizi non li posso fare, d’altronde ho pure una protesi al ginocchio e il menisco assottigliato. Ma basta ascoltare le istruzioni degli allenatori, e tutti possono trovare un modo per tenersi in movimento». Alla De Ferrari Antonietta può contare sulla premura e sull’attenzione di tutti. «Sicuramente fare palestra fa bene in ogni senso - ammette Zardetto Pietribiasi -, anche per l’animo. Quando mi sono decisa ad iniziare ad allenarmi, lo ho fatto perché mi trovavo in una condizione di grande disperazione e avevo bisogno di sfogarmi in qualche modo». Antonietta ha dovuto sopportare la tragedia di due lutti gravissimi avvenuti a breve distanza l’uno dall’altro: la morte del marito cui, due mesi più tardi, è seguita la scomparsa del primogenito, venuto a mancare a causa di un incidente stradale. Rimasta sola con la figlia diciottenne decise che la vita doveva essere comunque affrontata e la risposta la trovò, almeno in parte, nell’esercizio fisico. «Mi era crollato tutto. Sono arrivata a Treviso da Roma quando avevo 22 anni e mi sono sposata. D’un tratto mi sono trovata sola con una figlia. Fare fatica mi ha aiutato a tenere la mente occupata». La vita è andata avanti e la madre è diventata un buon esempio anche per la figlia. «Adesso ha 63 anni e si allena molto più di me - scherza Antonietta - come dovrebbero fare tutti. Non finite come mio cognato - scherza - che sta tutto il giorno sul divano e prende l’auto anche solo per fare qualche centinaio di metri».

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Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 11:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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