Antenna 4G davanti alle scuole: cittadini sul piede di guerra

Domenica 19 Aprile 2020 di Paolo Calia
Striscione di protesa contro la nuova antenna
Prima di tutto sospendere i lavori e verificare nel dettaglio i parere dati da Arpav e Usl. Poi, in seconda battuta, prendere in considerazione la possibilità di spostare l’antenna in zone del quartiere meno impattanti come il tetto dell’ex hotel Carletto, oppure sfruttare una struttura analoga a poca distanza o, infine, traslocare tutto in un’area verde di proprietà comunale. I residenti di viale Brigata Marche non mollano la presa. Nonostante tutte le difficoltà del periodo, a cominciare dall’impossibilità di vedersi e parlare viso a viso, hanno messo in piedi un comitato con un unico obiettivo: impedire l’installazione dell’antenna della rete 4G targata Iliad. Sabato mattina hanno spedito a Ca’ Sugana una lettera, corredata da un discreto numero di firme, con cui chiedono ufficialmente al sindaco di prendere in mano la situazione. E ribadiscono un concetto molto chiaro: loro, quell’antenna proprio davanti alle scuole, non la vogliono. 
ALTERNATIVE
I residenti hanno nuovamente fatto presente all’amministrazione la situazione della zona, dove ci sono altri due impianti del tutto simili a quello in arrivo, uno distante non più di cento metri. Ben sapendo che la compagnia telefonica ha tutte le autorizzazioni in mano per lavorare all’incrocio tra viale Brigata Marche e via degli Alpini, i residenti propongono una lista di siti alternativi: sempre in zona, ma considerati meno impattanti. Il primo: «Sopra il tetto dell’ex Hotel Carletto, attualmente in ristrutturazione, che raggiunge già la ragguardevole altezza di 20 metri e che quindi potrebbe alloggiare un’antenna di minori dimensioni, a parità di efficacia della trasmissione dei segnali. E decisamente con minore impatto sull’area sottostante, molto meno abitata e senza alcuna struttura scolastica nelle immediate adiacenze. Ovviamente ciò richiede l’assenso della nuova proprietà». Seconda ipotesi: «Nell’area posta alla fine di via Giacomo Zanella, ove già esiste analoga struttura, utilizzando il manufatto già in sede, o aggiungendone uno nelle immediate adiacenze». Infine, terza ipotesi: «Nell’area verde interna a via delle Prade - scrivono i residenti - di proprietà comunale in quanto ex terreno demaniale, pressochè disabitata e frequentata solo occasionalmente dai cittadini per passeggiate e tempo libero». Tre proposte che i tecnici del Comune proveranno a portare al tavolo della trattativa con Iliad, che parte da una posizione di forza: ha in mano un piano antenne approvato dalla precedente amministrazione di centrosinistra, che autorizza l’arrivo di 24 ripetitori. Quello di viale Brigata Marche è solo il primo. E la compagnia rinuncerà ai siti già individuati solo se lo riterrà conveniente.
SICUREZZA
La richiesta più importante riguarda le autorizzazioni date a suo tempo. Nella lettera, il comitato chiede a Ca’ Sugana di effettuare nuove verifiche a cominciare dalla «compatibilità ambientale dell’erigenda antenna». Per poi valutare «l’impatto della stessa sulla salute dei residenti». E scendendo più nel tecnico, chiedono di rivedere «la segnalazione certificata di Inizia Attività, con particolare attenzione alle modalità con cui Usl e Arpav avrebbero concesso il nulla-osta nonostante l’esistenza, nelle immediate adiacenze, di ben due strutture scolastiche destinate a bimbi di età 1-11 anni». Dal canto suo il sindaco Mario Conte ha dimostrate grande interesse: «Posso garantire la massima disponibilità e dialogo con i residenti, che ringrazio per le proposte e i toni utilizzati nella loro lettera. Ci sono i consiglieri comunale Torresan, Tronchin e Visentin che si stanno occupando delle istanze dei cittadini, preoccupati soprattutto per la salute: su questo voglio tranquillizzarli. Analizzeremo le loro proposte e torneremo a parlare con Iliad».
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