Stambecco ingoia una lattina arrugginita al Sorapis, il veterinario eroe: «Zaino in spalla e pronto intervento. Così ho salvato l'animale»

Martedì 30 Agosto 2022 di Mauro Favaro
Il veterinario che ha salvato lo stambecco vicino al Sorapis
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TREVISO - Una scatoletta di tonno abbandonata tra le montagne gli era rimasta incastrata in bocca, tra la mandibola e la gola, provocandogli tagli profondi. Ha rischiato di morire così lo stambecco, un maschio tra gli 11 e i 12 anni, che domenica era stato visto aggirarsi ferito nella zona del Sorapis, nelle vicinanze del rifugio Vandelli, non lontano da Cortina d'Ampezzo. «A causa della maleducazione di qualcuno che ha lasciato i suoi rifiuti in luoghi non consoni», attacca Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso. A salvare la vita all'animale è stato il veterinario Marco Martini, 45 anni, direttore sanitario del Centro di recupero animali selvatici con base proprio a Treviso.


IN FERIE
L'esperto non era nemmeno in servizio. Ma una volta ricevuta la segnalazione non c'ha pensato due volte: è rientrato precipitosamente dalle ferie a Sappada, ha raggiunto Domegge e qui è salito a bordo dell'elicottero dei vigili del fuoco. Dopo aver raggiunto il lago, si è smesso sulle tracce dello stambecco inerpicandosi assieme agli altri soccorritori lungo il costone della montagna. L'animale è stato addormentato con la tele-anestesia (sparata a distanza attraverso un fucile). Martini lo ha immediatamente sottoposto a una piccola operazione chirurgica sul posto, liberandolo dalla scatola di latta e pulendo le ferite. E così lo stambecco è potuto tornare a saltare senza problemi tra le Dolomiti bellunesi.
«Ero in ferie a Sappada, ma sarei rientrato anche se fossi stato altrove spiega il veterinario trevigiano.

Ci siamo subito messi in marcia. Negli zaini avevamo tutto il necessario per eseguire l'operazione. E questo ha permesso di risolvere il problema senza dover trasportare l'animale in qualche centro, cosa sempre delicata. Dopo l'operazione abbiamo atteso che lo stambecco si risvegliasse e alla fine è potuto tornare subito in libertà».


LA TASK FORCE
L'intervento di soccorso è stato eseguito assieme al personale della squadra catture della polizia provinciale di Belluno, ai carabinieri forestali della stazione di Cortina e ai vigili del fuoco di Venezia. Più il supporto logistico dell'Usl 1 Dolomiti. Una vera task force. Il primo ad avvistare lo stambecco ferito era stato un agente di vigilanza del parco delle Regole di Ampezzo. E poi è scattata la macchina dei soccorsi. «La lattina che gli era rimasta incastrata in bocca era tutta arrugginita. È difficile capire quando possa essere stata abbandonata - fa il punto Martini - In generale l'abbandono di rifiuti rappresenta un problema per gli animali selvatici. Non lo vediamo ancora in modo eclatante nell'ambito di interventi del genere. Il discorso è invece diverso per quanto riguarda il mare: gli interventi di recupero delle tartarughe, ad esempio, mostrano come i danni purtroppo siano già chiari».
Marco Martini, veterinario con studio a Spresiano (Treviso), ricopre da inizio agosto l'incarico di medico responsabile del centro recupero animali selvatici coordinato della polizia della Provincia di Treviso, che si occupa in convenzione anche del territorio di Belluno. I servizi ausiliari del centro, invece, sono appena stati affidati alla sezione trevigiana dell'Enpa. «Anche questa volta la Provincia ha dato il suo contributo per la tutela degli animali selvatici del territorio conclude il presidente Marcon attraverso l'esperienza e le competenze del dottor Martini grazie al lavoro di squadra è stato possibile salvare questo animale in difficoltà. Che questo episodio sia un monito a tutti coloro che non rispettano le nostre montagne e l'ambiente per evitare comportamenti di questo genere».
 

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Ultimo aggiornamento: 10:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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