Una vita al servizio degli altri: addio all'alpino Davide Mei

Mercoledì 1 Luglio 2020
Una vita al servizio degli altri: addio all'alpino Davide Mei
SAN BIAGIO - L'ultimo atto di generosità, in una vita costellata di gesti di altruismo, si è consumato alcune ore dopo la sua morte. I famigliari hanno firmato il nullaosta per la donazione degli organi: il cuore, i reni, le cornee, i tessuti sono stati espiantati per permettere a qualcun altro di poter continuare a vivere. Davide Mei, mancato lunedì sera al Ca' Foncello di Treviso, in seguito ad un terribile ictus che lo aveva colpito dieci giorni prima, avrebbe certamente voluto così. La notizia della sua scomparsa si è diffusa ieri nella sua comunità, quella di San Biagio di Callalta, ma anche nel resto della provincia. Mei, da tutti ricordato come una persona disponibile, onesta e generosa, aveva lavorato molti anni come autotrasportatore: in pensione da tempo, aveva 66 anni. 

LE PENNE NERE
Alpino nella sezione Ana di San Biagio di Callalta, Mei prestava servizio come volontario della protezione civile ma soprattutto era presidente dell'associazione camperisti della Marca trevigiana. Il camper era appunto la sua grande passione, accantonata forzatamente nei mesi scorsi a causa del lockdown (l'altro amore era stato il motocross, raccontano i famigliari). La mattina del 18 giugno è stato colto da un ictus: a trovarlo svenuto era stata la figlia, Mara, che aveva subito lanciato l'allarme al Suem 118. Mei è stato subito operato d'urgenza ma due giorni dopo le sue condizioni si sono nuovamente aggravate, fino alla morte, sopraggiunta lunedì dopo una lenta agonia. 

IL CORDOGLIO
«Era una persona squisita -spiega il sindaco di San Biagio, Alberto Cappelletto- partecipava attivamente, si dava da fare senza mai tirarsi indietro. Durante l'emergenza Coronavirus aiutava controllando gli accessi al mercato, alla sede dell'Ulss, consegnava le mascherine e andava a trovare le famiglie che avevano bisogno di aiuto. Per tutti è una grave perdita e come amministrazione siamo vicini alla famiglia». «È venuto a mancare un grande amico - sottolinea Dorino Biadene, responsabile della locale sezione della protezione civile - quando poteva ti dava una mano, era una persona disponibile e onesta. È stato un colpo improvviso e molto duro per tutti noi». «E' sempre stato attivo, disponibile, tra i più presenti per lavorare, non mancava mai -commenta Danilo Rizzetto, presidente della sezione Ana di San Biagio- una persona unica, gentile, coerente e volonterosa: qualsiasi cosa lui la risolveva. Durante l'emergenza per il Coronavirus era stato molto attivo nelle consegne di mascherine e dei tablet che avevamo a disposizione». Il funerale si terrà nei prossimi giorni, probabilmente venerdì pomeriggio presso la chiesa parrocchiale di San Biagio di Callalta. Davide Mei lascia la moglie Mara e le figlie Silvia e Claudia, i generi Pierpaolo e Dario, i nipoti Om e Dhanashree, la sorella Sandra e i fratelli Silvio Sergio e Giorgio.
Nicola Cendron
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