TREVISO - Negozi aperti per quella che è stata battezzata la “notte bianca alpina”. E poi: cori Ana in sette piazze cittadine, la Fontana delle Tette riportata in piazza dei Signori per distribuire vino bianco e rosso, sfilate, vie imbandierate, festa, musica e allegria come sempre accade quando di mezzo ci sono le Penne Nere. Treviso si prepara a festeggiare come meglio non si potrebbe i cento anni della Sezione Ana di Treviso. Sabato e domenica 30 e 31 ottobre, la città già ricoperta di tricolori in tante sue vie accoglierà migliaia di alpini provenienti da tutta la provincia e dalle regioni vicine.
Domenica mattina dalle 8 è prevista la sfilata dalla sede di via San Pelajo a piazza Duomo, dove si svolgerà la messa, per poi proseguire fino a piazza Vittoria e piazza Borsa passando per il Calmaggiore. Il sindaco Mario Conte è ottimista sul numero di partecipanti: «La sezione di Treviso ha 10mila iscritti.
LE INIZIATIVE
Il programma della due giorni è intenso. Si parte sabato pomeriggio. Alle 17,15 è atteso in città l’arrivo delle staffette della “Marcia del centenario” partite a piedi da sacrari di Cima Grappa, Nervesa, Fagarè, dal memoriale Bosco delle Penne Mozze di Cison e dal più piccolo Ossario d’Italia a Biadene. I marciatori arriveranno in piazza Burchiellati e poi, tutti assieme, procederanno verso piazza della Vittoria dove verrà ricomposto il Logo sezionale diviso in cinque parti portate da altrettanti staffettisti. Poi ci sarà alza bandiera e onore ai Caduti.
Da lì in poi prenderà ufficialmente il via la serata di festa. Alle 18 è prevista l’esibizione dei congedati della Fanfara Alpia Julia. Dalle 21 invece in sette piazze del centro (piazza Pola, San Vito, Battistero, Loggia dei Cavalieri, San Leonardo, Quartiere Latino e isola della Pescheria) si esibiranno altrettanti cori riempiendo di note le vie della città. Il Comune ha anche concesso a tutti i negozi di restare aperti fino a tardi. Gli Alpini hanno invece rinunciato ad allestire stand gastronomici: «Vogliamo che lavorino le attività commerciali cittadine - spiga il presidente Marco Piovesan - che la gente venga in città per stare con noi e che poi vada nei locali trevigiani».
LA SFILATA
La domenica invece sarà dedicata ad impegni più istituzionali, come la sfilata dei gruppi trevigiani. Il ritrovo è fissato davanti alla sede sezionale di San Pelajo fino a piazza Borsa, ma con alcune tappe in mezzo. Ci sarà infatti la messa al Duomo, con maxischermo all’esterno per chi non riuscirà ad entrare, poi lo sfilamento per il Calmaggiore, la deviazione fino a viale Cadorna, il passaggio in piazza Vittoria e il ritorno in piazza Borsa dove sarà scoperta una stele commemorativa all’angolo di corso del Popolo e via Toniolo dove, prima della guerra, sorgeva l’hotel Stella d’Oro.
I SERVIZI
Sabato pomeriggio e domenica mattina sarà vietato l’ingresso in centro in auto. Lungo il percorso della sfilata ci sarà divieto di sosta e alcune strade verranno chiuse. Per i visitatori saranno a disposizione i parcheggi all’Appiani, al Pattinodromo, lungo le mura a porta S. Tomaso, al foro Boario, al Dal Negro, sul Cavalcavia della stazione, al Miani, al Metropark e al condominio Appiani.