Chiude il ristorante Alfredo: «Il Covid ha ucciso papà, ci fermiamo»

Mercoledì 11 Novembre 2020 di Elena Filini
Chiude il ristorante Alfredo: «Il Covid ha ucciso papà, ci fermiamo»
2

TREVISO «La situazione sta precipitando e ci riporta indietro, a marzo. Ci sembra di rivivere lo stesso film terribile, quello che ci ha strappato papà Arturo. Bisogna fermarsi. Avrebbero dovuto farlo le autorità, ma per quel che ci riguarda, noi ora chiudiamo». Così Martina, Michela e Nicola Filippini hanno comunicato ai clienti che dopo una lunga riunione la decisione è quella di fermare l'attività e spegnere i fornelli. La comunicazione è apparsa sui social e fuori dal locale. «Cari clienti e amici, il ristorante Alfredo vista la situazione decide di chiudere per un po' a tutela vostra e nostra.

Abbiamo scelto secondo due parametri: la salute di ognuno di noi, la salvaguardia economica di un'azienda sana. Ripartiremo con voi e per voi». 


ADDIO ARTURO

E' il primo ristorante in città che decide di fermare completamente l'attività. Sia di ristorante, sia di delivery. «Forse il Governo avrebbe dovuto agire in maniera più tempestiva e dura» suggeriscono i fratelli Filippini. Una decisione in controtendenza rispetto alla mobilitazione della stragrande maggioranza dei ristoratori che chiede di poter lavorare in sicurezza e si è opposta alle prime restrizioni dei decreti che dal 24 ottobre prevedono lo stop dell'attività al pubblico alle 18 con possibilità di fare asporto sino alle 22. Sulla decisione dei fratelli Filippini pesa senza dubbio il vissuto recente. Il Covid infatti non li ha colpiti solo economicamente. Martina, Michela e Nicola durante la prima ondata pandemica hanno perso papà Arturo, mancato a 80 anni lo scorso aprile a causa del virus. Il patriarca, signore della ristorazione trevigiana e non solo.

 
LA SICUREZZA

«Abbiamo salutato papà in aprile. Era la nostra roccia, ci sembrava invincibile. E invece il virus lo ha fermato-conferma Martina- solo chi ha vissuto questo dramma può capire il livello di rischio e le conseguenze drammatiche che il Covid porta. Noi vogliamo fare un passo indietro prima che succeda qualcosa. Nessuno del nostro staff è in quarantena. Ci fermiamo prima che succeda qualcosa di grave».


NO AL DELIVERY

I Filippini hanno scelto anche di non fare servizio da asporto. «L'asporto non si improvvisa-aggiunge Nicola- anche durante il primo lockdown abbiamo deciso di non fare questo tipo di servizio. Lasciamo questo lavoro a chi ha competenze e professionalità. Noi stiamo elaborando nuovi piani e nuovi progetti». Quest'estate il Ristorante da Alfredo aveva riaperto con un plateatico nel cuore del centro. Durante gli eventi agostani c'era stata una toccante serata dedicata ad Arturo a cura di Tema Teatro. Un modo per unire cibo e cultura secondo la migliore tradizione trevigiana. Poi, con l'arrivo dell'autunno, hanno incominciato a salire i contagi. Il ristorante da Alfredo ha organizzato gli yellow brunch lo scorso fine settimana. Poi la decisione. «Ci è sembrato di tornare indietro- ammettono i tre fratelli-per questo abbiamo scelto di dire stop. Ci auguriamo che questo gesto di responsabilità venga capito». Quattro figli (Massimo, 53 anni che gestisce il ristorante di Bulgari a Tokyo, poi Marina, 46, Michela 43 e Nicola 39) e gli adorati nipoti. Dopo la scomparsa di Arturo i tre figli hanno preso in mano il Ristorante da Alfredo. «Oggi ci fermiamo. Ma vogliamo trasformarci e pensare al futuro. Faremo l'albero di Natale e teniamo il sorriso sulle labbra. Come nostro padre avrebbe voluto». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci