La quinta vita di Alessandro Del Piero: proprietario del LA10 /Il racconto del campione veneto

Lunedì 25 Febbraio 2019 di ​Angela Pederiva
Alex Del Piero
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Calciatore, testimonial, imprenditore, commentatore. Poteva bastare? Non ad Alessandro Del Piero, che ieri ha annunciato di aver iniziato la sua quinta vita, quella da proprietario di un club americano. La squadra si chiama LA 10, un nome che racconta già molto, visto che la sigla sta per Los Angeles, metropoli in cui il trevigiano vive con la famiglia, mentre il numero è quello della sua vita, dalla maglia nella Juventus al ristorante in California (per non dire dei colori sociali: bianco e nero, più grigio). «Adesso farete il tifo per noi?», ha chiesto il campione via social, riscuotendo migliaia di entusiastici messaggi. Del Piero ha descritto la sua nuova avventura come «la dimensione del calcio legata alla pura passione». Un amore per il pallone che si è rinfocolato alcuni mesi fa, stando alle sue stesse parole: «Alla fine della scorsa estate ho deciso di diventare proprietario - con la società Edge Americas della quale sono cofondatore insieme al mio business partner Jeffrey Whalen - di una piccola squadra di calcio, a Los Angeles. Un'avventura che mi ha conquistato fin da subito e che rivelo pubblicamente oggi per la  prima volta». Emanazione statunitense della Edge, la storica Srl di Del Piero che ha tuttora sede nella casa natale di San Vendemiano, l'azienda curava già negli Usa il merchandising di alcuni fra i più blasonati club calcistici del mondo, come Juve, Milan, Paris St Germain, Arsenal e Celtic, finché ha deciso di costituirne uno, benché di serie inferiore. Ma pur sempre vincente, come ha sottolineato il campione del mondo: «Alla prima stagione abbiamo vinto la nostra Division, conquistando la promozione in Upsl - la terza Lega americana - chiudendo il campionato da imbattuti. Dopo un periodo di anonimato (sapete come sono fatto, a me piacciono riservatezza e tranquillità), ho deciso di condividere questa bella esperienza, anche per rendere merito a tutto il team per i risultati raggiunti e ringraziare lo staff tecnico, dirigenziale e tutti i giocatori, in vista della nuova stagione. L'ho già fatto in privato, lo rifaccio adesso, mentre stiamo preparando il ritorno in campo». Ieri pomeriggio LA 10 ha infatti affrontato LA Wolves e per le prossime domeniche sono in calendario le partite contro Kern County, Sporting San Fernando, Cal, Santa Clarita... e così via, fino al prossimo 25 maggio. «Conquistare il primo successo da proprietario ha confidato l'ex attaccante ha avuto un sapore speciale, diverso, nuovo, divertente. Un sapore che mi piace, perché mi riporta a quando tutto era solo un gioco».

LA MULTICULTURALITÀ
Erano i tempi dei campetti di periferia, come quello di Saccon, prima del salto al Padova, comunque in provincia. «LA 10 si legge nel sito della società celebra la diversità della nostra comunità. Siamo un posto dove i giovani talenti possono trovare una casa ed emergere». Non è un caso che, scorrendo la rosa, compaia uno spaccato di multiculturalità attraverso volti e cognomi ispanici, afroamericani, italiani: il capitano, per dire, è un centrocampista che si chiama Duncan Bochicchio. Per questo il club punta molto anche sul vivaio, strutturato sotto l'egida delle ADP10 Football Academies, altra realtà imprenditoriale che fa capo a Edge Americas: «Il programma giovanile viene precisato segue un corso di allenamenti dallo stile europeo, disegnato in modo da dare ai giocatori nuove abilità, fiducia e un maggiore apprezzamento del gioco». E così, a proposito di riferimenti all'Europa, c'è già chi fantastica di un riavvicinamento a casa da parte di Pinturicchio, com'era stato ai tempi del Sydney con il soggiorno a Jesolo. Gli ha scritto un follower veneto su Instagram: «Potreste venire in ritiro estivo a Belluno... cosa ne dici?».
Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 08:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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