Marta, annullata la condanna dell'aggressore. Il sindaco, appello a Nordio: «Giustizia»

Il primo cittadino di Mogliano, Bortolato: "Non c'è ancora una sentenza definitiva, assurdo che un ragazzo che ha accoltellato una giovane con ferocia inaudita viva libero a Londra. Il ministro conosce la vicenda, deve intervenire"

Giovedì 1 Dicembre 2022 di Valeria Lipparini
Il sorriso di Marta Novello, vittima della feroce aggressione. Il sindaco di Mogliano si rivolge al ministro Nordio
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MOGLIANO - «Per Marta e la sua famiglia è l'ennesimo colpo al cuore. Però, non c'è ancora una sentenza definitiva e proprio per questo spero che verrà fatta giustizia. Auspico un pronunciamento giusto per Marta ma anche per l'intera comunità che ha vissuto questo dramma, come se Marta fosse figlia e sorella di tutti noi». Il sindaco Davide Bortolato reagisce così alla notizia che la Cassazione ha annullato la condanna all'aggressore di Marta Novello. Tutto da rifare, si torna in Appello. Si ricomincia da capo. I giudici lagunari dovranno ripercorrere quel 22 marzo del 2021 quando Marta Novello è stata aggredita mentre stava facendo jogging a pochi passi da casa, in via Mariganana, a Mogliano. L'aggressore, condannato a 5 anni in appello, è a Londra dove vive la madre. E adesso dovrà essere giudicato di nuovo dalla Corte d'Appello. Il sindaco Bortolato, però, non ci sta. Lancia un appello: «Chiedo l'interessamento del ministro Carlo Nordio. Conosce la nostra realtà, sa di cosa stiamo parlando. Ricordo che una volta era venuto proprio qui, a Mogliano, a presentare un suo libro. Chiedo aiuto ad una persona importante, che ha le radici della nostra terra nel cuore, perchè io non so spiegare alla gente com'è possibile che un ragazzo, che ha accoltellato una giovane donna con ferocia inaudita, sia libero di vivere a Londra, senza pagare alcun conto con la giustizia».

LA FAMIGLIA
La famiglia di Marta Novello, per bocca del proprio legale, l'avvocato Alberto Barbaro, fa sapere: «Siamo stupiti ma attendiamo di leggere le motivazioni della sentenza per capire qualcosa di più». I Novello hanno eretto un muro attraverso cui le notizie circolano lentamente e a fatica per proteggere Marta che fisicamente ha superato il trauma delle 23 coltellate che hanno raggiunto anche i polmoni oltre a lederle un tendine della mano.

Ma le ferite più profonde, quelle psicologiche, faticano a rimarginarsi. Lo dice anche l'avvocato Barbaro: «La vittima di un'aggressione brutale si porta dietro le conseguenze a prescindere dalla giustizia percepita. Se poi la giustizia è questa, la situazione è difficile da gestire. Da quel 22 marzo le cose successe non sono poche e non di poco conto».

L'AMAREZZA
Amareggiato, il sindaco Bortolato proprio non riesce a digerire il fatto che il minore sia libero e viva la sua vita a Londra. Mentre a Mogliano c'è una famiglia che soffre le conseguenze del suo folle gesto. «Il ragazzo non è libero a seguito di questa sentenza ma è assurdamente libero a causa del vizio di forma di luglio scorso. Avevamo fatto i salti mortali e avevamo trovato una comunità che potesse accoglierlo all'uscita dal carcere minorile di Napoli dove era ristretto. Invece, se n'è semplicemente andato. Quindi, pur rispettando la volontà dell'autorità giudiziaria, non possiamo moralmente accettare che possa essere ancora libero. Attenderemo il deposito della motivazione, Però, l'annullamento con rinvio non sembra aver messo in dubbio la condotta del soggetto. Il processo non è ancora concluso. Il nostro pensiero anche in questo momento è rivolto a Marta e alla sua famiglia. Andrò a trovarli nei prossimi giorni per portare i saluti e un l'abbraccio sentito di tutta l'amministrazione». La speranza che alla fine una qualche giustizia venga fatta non abbandona l'avvocato Barbaro che ripercorre: «La sentenza di secondo grado, pur avendo ridotto la pena, rispecchia e promuove l'impianto accusatorio. Può darsi che il vizio di forma riscontrato dagli ermellini si traduca, poi, in un nulla di fatto e la condanna venga replicata. Certo, è impossibile fare previsioni finchè non avremo in mano le motivazioni della sentenza. Speriamo prima della fine dell'anno».

 

Ultimo aggiornamento: 10:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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