Avvocatessa accoltellata dal cliente ad Oderzo. L'Ordine: «Il nostro è un mestiere rischioso»

Martedì 25 Aprile 2023 di Valeria Lipparini
Avvocatessa accoltellata dal cliente ad Oderzo

ODERZO (TREVISO) - «Ho parlato con Meri ieri mattina, al cellulare. È molto provata. Fisicamente diciamo che si riprenderà in fretta. Mi auguro che questa orribile vicenda non le lasci strascichi psicologici. L’ho informata io che il suo assalitore si è tolto la vita e l’ho sentita molto scossa. Si sente come una miracolata che ha scampato un pericolo mortale. Aveva paura, ma è forte e tornerà quanto prima in studio» dice il presidente dell’Ordine degli avvocati, Diego Casonato. A raccontare i contorni della vicenda è l’avvocato Francesca Ginaldi che, oltre ad essere sua amica, condivide con lei la stessa passione politica.

La paura

«Aveva paura. Sapeva che doveva incontrare questo cliente e voleva rinunciare al mandato. Gli stava restituendo delle carte quando ha ricevuto le coltellate. Al compagno, quasi se lo sentisse, la sera prima aveva detto “Se non mi vedi tornare a casa, me gà copà”. Il nostro è un mestiere rischioso e lei aveva capito benissimo il pericolo». L’avvocato Ginaldi sa di cosa parla: «Nella nostra professione i momenti di pericolo si avvertono. Abbiamo a che fare con persone in situazioni di fragilità, che sono spaventate dalle aule del Tribunale. Noi cerchiamo di prendere delle precauzioni come, ad esempio, non essere mai sole in studio quando riceviamo i clienti. A me hanno telefonato più volte dicendo “Sappiamo che hai tre figlie”. Oppure “Sappiamo dove abiti”. Ma io continuo a fare questa professione. Così come farà Meri». Ginaldi ricorda: «Quando ero alle prime armi accettavo tutto, adesso cerco di fare una selezione. Non sempre mi va bene. La volta che ho avuto più paura è stata con una cliente donna. Mi insegue ancora adesso che la causa è finita da anni. Per fortuna non è mai successo niente». E poi, racconta: «Con Meri parlavamo di questo, della fatica e delle insidie del nostro lavoro. Ci siamo sempre rifiutate di sottostare a questo tipo di paura.

Penso che bisogna avere un po’ di buona fede negli altri. Altrimenti, se vediamo il marcio dentro ciascuno, abbiamo finito di vivere». E conclude: «A Meri mi lega un affetto e una vicinanza profonda. C’ero alla festa dei suoi 50 anni, ci sono nel suo quotidiano. Sono sicura che si rialzerà più forte di prima».

L'ordine

Il presidente dell’Ordine degli avvocati, Diego Casonato, è seriamente preoccupato: «In provincia di Treviso non ricordo aggressioni così violente, con il coltello». Sottolinea: «Tutti noi, avvocati, siamo in prima linea. Quando fissiamo un appuntamento a un cliente non possiamo sapere se ha problemi psichici, oppure se soffre di turbe. Umanamente mi dispiace che Silvestrini si sia tolto la vita. Penso che sia un problema di assistenza, un problema sociale. Ribadisco che gli avvocati sono in trincea, come le forze dell’ordine, i medici, gli infermieri». La ricetta? «Non c’è - risponde Casonato - L’esperienza aiuta, ma non basta. Per privacy non possiamo conoscere nulla dei clienti e siamo indifesi. La collega Meri Zorz è donna ed è stata aggredita da un uomo. Ha rischiato tantissimo. Mi auguro che arrivi la solidarietà da parte degli operatori del diritto e la comprensione da parte di tutti i trevigiani». Sottolinea il lavoro delicato e indispensabile dell’avvocatura: «Professione che ha tutela Costituzionale, e che fa da intermediaria tra le istituzioni e il cittadino». E conclude: «Il consiglio dell’Ordine si riunirà quanto prima e affronteremo il problema. Ci tengo a far presente che l’Ordine degli avvocati lavora da sempre insieme alle scuole, dalle elementari alle superiori, per insegnare la legalità, per spiegare la Costituzione e per parlare di bullismo. In questo modo aiutiamo a creare nelle nuove generazioni il senso del diritto ma diamo anche un segnale perchè l’avvocatura è un bene per tutta la città e la società».

Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 08:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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