L’amore nell’era Covid? «Ve lo troviamo noi»

Venerdì 22 Gennaio 2021 di Elena Filini
Monica Scapinello insieme alla cognata Marisa Turatto
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TREVISO Vecchie e nuove solitudini. Abbandoni, vedovanze. I lutti in epoca Covid hanno raggiunto numeri importanti. Mai come ora però le persone hanno bisogno di amore. Ma come fare? Tramontata l’era di Tinder, ecco Cuori Solitari. «La prima agenzia matrimoniale in Veneto in epoca Covid», chiariscono le titolari. 


LA STORIA
L’amore al tempo del Covid non è facile. Senza appuntamenti al buio, incontri in discoteca o al ristorante è davvero improbabile incontrare le persona giusta. E dopo anni di annunci su Meetic, Tinder, Dating, il canto delle sirene virtuali ha stufato. Da febbraio a Treviso un’agenzia per persone sole si incarica di accendere la luce in fondo al tunnel. Si chiama Cuori Solitari, ed è la prima a nascere nella Marca in epoca pandemica. «Perchè? Perchè mai come ora i bisogni sono esponenziali», conferma Monica Scapinello, 51enne che insieme alla cognata Marisa Turatto, 55, è al timone del nuovo spazio per incontri.

Padovane entrambe, hanno scelto Treviso per dare corpo al proprio sogno. «Padova è troppo bigotta, a Treviso c’è amore per la vita, la gente è aperta e senza particolari pruderie». Un passato nel settore, e una promessa: la storia di Monica potrebbe essere quella di mille donne. 


IL LUTTO
«Ho perso quest’estate mio marito a causa di un tumore - racconta - A luglio ha iniziato a stare male e in dieci giorni ci ha salutato. Prima di morire mi ha detto: non devi rimanere sola, devi riscoprirti, amare di nuovo. Ma soprattutto dai vita al tuo sogno. Tu sei nata per questo». Monica infatti ha lavorato per anni nelle agenzie matrimoniali a marchio Eliana Monti per scegliere, nel 2016, di fare la tutor in uno studio odontoiatrico. «Anch’io venivo da un matrimonio capestro e da un divorzio molto problematico. E, in agenzia, ho trovato l’amore». Quando nel 2012 ha visto entrare Roberto, dipendente pubblico mestrino di 14 anni più maturo di lei, ha perso la testa. «Ho giurato che ci saremo sposati: e così è stato. Non lo avrei mai lasciato a una cliente, è stato amore a prima vista. Dopo un anno siamo andati a convivere e due anni fa abbiamo scelto di unirci in matrimonio. Ma un male che non perdona me l’ha portato via». 


Mesi di lutto e buio. Poi, un giorno la chiamata alla cognata. «Lei aveva perso il lavoro. Ci siamo guardate in faccia e ci siamo dette: non possiamo spegnerci a cinquant’anni. Facciamo quello che avrebbe voluto fare Roberto. Ora più che mai, la quantità di persone sole è in evidente crescita». Monica parla anche di sè, ma anche di tanti conoscenti o ex clienti rimasti soli anche a causa del Covid. «Ho vissuto sulla mia pelle cosa significhi perdere un amore grande. Quando è entrato in terapia intensiva ho lasciato tutto e ho voluto solo stargli accanto. Lui mi ha detto: devi fare quello che è il tuo grande desiderio, hai le capacità di farlo e sei pronta a camminare con le tue gambe». 


Certo, esistono le app. Ma non tutti si vogliono affidare agli incontri al buio. «Il Covid sta inibendo i rapporti sociali, c’è tanta gente sola di tutte le età. Non ci sono punti di aggregazione, non si ha la possibilità di incontrare belle persone. I clienti mi chiamano: in giro ci sono molte persone serie che credono nella storia importante. Anch’io credo ancora nell’amore, però mancano i punti di aggregazione, non ci sono spazi in cui incontrare belle persone. Noi arriviamo proprio con questa funzione: aiutare le persone a superare la solitudine e a darsi una speranza». 


IL TARGET
Il target di Cuori solitari è ampio: dai 25 agli 85 anni. Perchè oggi il concetto di amore è stato sdoganato anche nell’età over. «Le fasce più a rischio sono quella dei 40 e dei 60 anni. E’ lì che i matrimoni scoppiano - afferma Monica - oltre i 60 spesso si tratta di vedovanze». L’agenzia lavorerà su appuntamento e tramite skype. L’incontro all’inizio sarà virtuale, poi si procederà ad una passeggiata o una spesa insieme. «Lavoreremo con una psicoterapeuta per aiutare chi viene fuori da situazioni massacranti: chi ad esempio ha fatto lo zerbino nel vissuto del matrimonio e ha bisogno di non ripetere i soliti errori. Il nostro obiettivo è dare dei mezzi per trovare la persona duratura nel tempo. La gente è stanca delle app, e ha bisogno di guardare l’altro a viso aperto. Noi non vogliamo storie parallele o passatempi, ma persone che abbiano voglia di mettersi in discussione». L’unica positività possibile? A Cupido. 
 

Ultimo aggiornamento: 08:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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