Afterhours, nuovo album e tour: in
agosto concerti a Treviso e Lignano

Giovedì 9 Giugno 2016 di Lorenzo Marchiori
Afterhours, nuovo album e tour: in agosto concerti a Treviso e Lignano

LIGNANO SABBIADORO Parla di morte, di una realtà amara e infine di speranza Folfiri o Folfox, decimo album in studio degli Afterhours in uscita il 10 giugno. La band guidata da Manuel Agnelli presenterà il progetto discografico - 2 cd per un totale di 18 canzoni - prima nelle librerie Feltrinelli e poi in un tour estivo che partirà l’8 luglio da Genova e toccherà il 6 agosto Treviso al Festival Suoni di Marca e l’8 agosto anche Lignano Sabbiadoro, per uno show a ingresso gratuito alla Beach Arena. Un album che sembra essere il bilancio della vita, artistica e personale, di Agnelli oggi cinquantenne, a partire dalla recente morte del padre, dopo pochi anni di lotta contro un tumore. «Ho perso mio padre che era da poco ridiventato il mio migliore amico - racconta il cantante - L’ho perso dopo essere stato al suo fianco con tutta la mia famiglia e averne seguito da vicino il calvario. Non ero abituato e non lo sono ancora ad un mondo senza di lui».
«Siamo partiti a lavorare al disco senza sapere di cosa avrebbe parlato - aggiunge Rodrigo D’Erasmo, violinista degli Afterhours nel 2008 - ci siamo fatti ispirare dagli stimoli del momento. Prima io e Manuel, poi con Fabio Rondanini, il nuovo batterista che ha dato un impianto ritmico alle canzoni. Mentre le idee iniziavano a vedere la luce, Manuel ci ha confessato che avvertiva la necessità di sfogare le tossine degli ultimi due anni. C’è il suo malessere, ma anche di chi come me, quarantenne, vede che non riesce a far quadrare i conti con la musica. E pure dei giovani che vivono nell’incertezza del presente e del futuro».
La personalità e scrittura di Agnelli fa da collante al tutto, dando al lavoro (che prende nome da due farmaci chemioterapici) anche un messaggio di serenità. «Ci sono brani dolorosi come Grande, o duri come Il mio popolo si fa - ammette D’Erasmo - ma non vogliamo fare la predica, giudicare: ci siamo immersi nella realtà, l’abbiamo affrontata. L’album, un concept, si chiude con Se io fossi il giudice parla del desiderio di non preoccuparsi del giudizio altrui o delle regole, di liberarsi dalla gabbia del dover piacere a tutti i costi e a tutti. Di non perder tempo con le sciocchezze e di provare a vivere».
Per l’estate i fan dovranno attendersi un concerto molto rock. «Vogliamo trasferire dal vivo l’energia dell’album - dice D’Erasmo - in modo che la gente si goda lo spettacolo senza sentirsi troppo legata alle nuove canzoni, che saranno proposte solo in parte con i brani vecchi. Nel prossimo inverno, invece, forse proporremo un tour nei club dedicato a "Folfiri o Folfox"».

Ultimo aggiornamento: 19:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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